Copernicus, positivo per l'occupazione e per l'ambiente
Antonio Tajani, Vicepresidente e Commissario responsabile per l'Industria e l'imprenditoria, ha dichiarato: "Copernicus rappresenta una grande opportunità per l'Unione europea, perché fornirà informazioni sull'ambiente, monitorerà i cambiamenti climatici e accrescerà la sicurezza dei nostri cittadini. Attivando gli investimenti delle aziende che producono infrastrutture spaziali, creerà crescita e occupazione. Sarà incoraggiata anche l'industria a valle, in particolare chi sviluppa applicazioni o servizi innovativi per garantire che i cittadini e le imprese beneficino di questo investimento pubblico".
Per ulteriori informazioni
Servizi importanti per l'ambiente e la sicurezza
Copernicus è il nuovo nome del programma di osservazione della terra della Commissione europea, precedentemente noto come GMES (monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza). Il programma mira a fornire all'Europa un accesso continuo, indipendente e affidabile a dati e informazioni relativi all'osservazione della terra.
Si articola in sei diversi servizi: monitoraggio dei mari, dell'atmosfera, del territorio e dei cambiamenti climatici nonché supporto ai servizi di emergenza e di sicurezza. Copernicus utilizza dati dei satelliti e dei sensori in situ quali boe o sensori aerei per fornire informazioni e previsioni affidabili e tempestive a sostegno (ad esempio) dell'agricoltura e della pesca, dell'assetto territoriale e della pianificazione urbana, della lotta agli incendi boschivi, della risposta alle catastrofi, del trasporto marittimo o del monitoraggio dell'inquinamento atmosferico.
Copernicus fornirà i seguenti servizi:
• un servizio di monitoraggio del territorio che fornisce informazioni a sostegno della concezione e dell'adeguamento delle politiche europee, quali le politiche ambientali di protezione della natura e della biodiversità; le politiche relative alle risorse naturali, ai rischi ambientali, alla valutazione dell'impatto ambientale, alla direttiva quadro sulle acque; le politiche regionali, di coesione territoriale e di sviluppo spaziale; la politica comune nel settore dei trasporti e le politiche per le PMI;
• un servizio marino che fornisce informazioni sullo stato degli oceani, compreso il livello del mare, sulle correnti, sui livelli di salinità e sulle chiazze di petrolio;
• un servizio atmosferico che fornisce informazioni sui cambiamenti chimici nell'atmosfera responsabili dei cambiamenti climatici, sulla qualità dell'aria, nonché informazioni sulla radiazione solare;
• un servizio di supporto alla risposta alle emergenze per far fronte alle catastrofi naturali, per esempio ai rischi legati alle condizioni climatiche (quali tempeste, incendi, inondazioni), ai rischi geofisici (quali terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche, frane e cedimenti), ai disastri provocati dall'uomo e alle emergenze umanitarie e civili. Queste ultime, particolarmente complesse, richiedono una risposta multidisciplinare;
• un servizio di supporto alla sicurezza, ad esempio nel settore della sorveglianza marittima effettuata dalle guardie costiere o del monitoraggio delle infrastrutture per ridurre il numero di attacchi terroristici;
• un servizio per i cambiamenti climatici sarà sviluppato trasversalmente ai fini della raccolta di un flusso continuo di dati affidabili su indicatori specifici per l'elaborazione di scenari relativi ai cambiamenti climatici.
Un grande potenziale per l'innovazione e lo sviluppo delle imprese
Secondo studi recenti che hanno analizzato l'impatto probabile di Copernicus sull'economia europea, il vantaggio finanziario minimo previsto è di circa 30 miliardi di EUR entro il 2030, oltre alla creazione di circa 50 000 posti di lavoro. Inoltre, qualora prevalgano condizioni favorevoli nel mercato a valle (compresa la garanzia di condizioni di parità mediante una politica di accesso pieno, libero e aperto ai dati Copernicus) si prevede che i benefici cumulativi potrebbero aumentare ulteriormente di un fattore compreso tra 5 e 10, con conseguenti benefici dell'ordine di 200 miliardi di EUR entro il 2030.(MEMO/12/966).
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