Alleanza UE-Russia contro le droghe illegali
Grazie a questo accordo sarà possibile controllare in modo più efficace il traffico di stupefacenti, con particolare attenzione al mercato dei precursori, sostanze utilizzate nella produzione di droghe illecite, come cocaina e eroina. Questi precursori chimici sono però utilizzati legalmente anche nella fabbricazione di medicine, profumi e cosmetici, il che rende particolarmente difficile una loro regolamentazione.
La Russia è già il dodicesimo paese con cui l'Unione Europea ha concluso questa convenzione, che ha come obiettivo principale lo scambio transfrontaliero d'informazioni. Si vuole, infatti, facilitare uno scambio di informazioni, sia tecniche sia scientifiche, tra le varie autorità nazionali, per garantire che questi prodotti chimici non vengano utilizzati per fini illeciti.
La convenzione, firmata da Catherine Ashton, Vicepresidente della Commissione europea, e Viktor Ivanov, Alto Rappresentante della Federazione russa, si focalizza in particolare su 23 sostanze chimiche, il cui utilizzo era già oggetto di regolazioni internazionali. E' del 1988, infatti, la Convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope, quadro di riferimento per ogni azione successiva.
Il tema del traffico di droga è di competenza di Algirdas Šemeta, Commissario europeo responsabile per la fiscalità e l'unione doganale. Come sottolinea proprio il Commissario, le dogane svolgono oggi un duplice compito: da un lato contribuiscono alla sicurezza della società, arginando quindi i traffici illegali, dall'altro agevolano invece gli scambi commerciali e lo sviluppo di reti d'impresa transfrontaliere. Nel caso specifico, quindi, le dogane dovranno garantire il passaggio di queste sostanze chimiche, fondamentali per numerose imprese europee, assicurandosi però che non finiscano nelle mani sbagliate.
Questa convenzione con la Russia costituisce quindi un passo importante per garantire ai cittadini europei sempre più sicurezza, all'interno del mercato unico.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea