Cielo unico europeo per un mercato unico più forte
Quest'ultimo, infatti, è tuttora affidato ai singoli Stati membri, rendendo lo spazio aereo europeo abbastanza frammentato. Questa situazione genera inefficienze e crea costi aggiuntivi di quasi 5 miliardi di euro a danno delle compagnie aeree, costi che si riversano anche sui clienti in termini di ritardi e maggior consumi di carburante.
La Commissione europea ha quindi proposto di aggiornare i quattro regolamenti istitutivi del Cielo Unico Europeo. Le proposte riguardano da un lato il miglioramento della sicurezza e della vigilanza, dopo che uno studio dell'Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) aveva rilevato gravi lacune nella vigilanza sugli organismi di controllo. Dall'altro lato, si promuove una gestione del traffico aereo più efficiente in termini di sicurezza, rapporto costi-efficacia, capacità ed ambiente. Si pensi ai ritardi che scaturiscono dall'inefficienza del sistema esistente e che generano maggiori emissioni inquinanti. In generale, l'obiettivo è quello di preparare lo spazio aereo ad assorbire più voli in futuro e a mantenere un alto livello di sicurezza nel cielo europeo, aumentando significativamente la collaborazione tra gli Stati membri.
La proposta dalla Commissione europea è un tassello ulteriore verso la creazione di uno spazio aereo regolato da norme comuni, dopo i primi passi mossi già più di dieci anni fa. Le riforme sono ambiziose, specie nel difficile contesto economico, ma si calcola che saranno significativi i guadagni in termini di competitività del settore aeronautico europeo. La parola passa ora al Parlamento europeo e agli Stati membri, che dovranno approvare la proposta della Commissione.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea