No aumento Iva: mezza buona notizia, priorità è cancellazione
"Questo ulteriore passo in avanti resta, dunque, la priorità - continua Sbalchiero - perché, in una situazione in cui il perdurare della crisi ha portato famiglie e imprese allo stremo, un eventuale aumento di questa imposta avrebbe ulteriori, gravi effetti recessivi su occupazione, crescita e consumi”.
“L’eccesso di pressione fiscale –conclude Sbalchiero- è però la vera barriera allo sviluppo. Va diminuita! Non siamo disposti ad accettare operazioni di mero maquillage con il sistema dei “vasi comunicanti”. Manovre che abbassano l’Irpef ma alzano l’Iva. Oppure che aboliscono l’Imu e aumentano la Tares o viceversa. Abbiamo bisogno di una vera riforma che riduca la pressione fiscale e valorizzi le imprese e il lavoro rispetto alle rendite ed ai patrimoni - aggiunge -. Nonostante la situazione difficile non intendiamo caratterizzarci come coloro che si limitano a battere cassa, ma non c’è dubbio che su questi temi intendiamo incalzare Governo e parlamento”.
Fonte: Confartigianato Imprese Veneto