Allargamento – Benvenuta Croazia!
La Croazia, paese dei Balcani occidentali, solo 20 anni fa è, infatti, stata teatro di una delle guerre più sanguinose che l'Europa ha vissuto dopo la seconda guerra mondiale. Dal 2003, anno in cui la Croazia ha presentato la sua domanda di adesione, il Paese ha dato vita ad una serie di riforme strutturali per adeguarsi ai requisiti e alle norme europee. In particolare, ha compiuto progressi significativi in materia di democrazia, Stato di diritto, diritti umani e tutela delle minoranze, dimostrando la sua volontà di risollevarsi e di intraprendere un cammino di crescita, che le permetterà oggi di diventare il 28° Stato membro.
La sua adesione darà alle imprese e ai cittadini croati l'opportunità di godere dei benefici del mercato unico, con la sua libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci e dei capitali. Inoltre, gli altri Stati europei potranno sviluppare legami commerciali più stretti con il nuovo Paese membro e trarre vantaggio da un mercato unico sempre più ampio. L'ipotesi è particolarmente concreta per i Paesi confinanti, tra cui l'Italia, che confinano con la Croazia.
Come ha dimostrato l'attuale crisi economica e sociale, infatti, gli Stati sono sempre più interdipendenti e necessitano di politiche coordinate per rispondere alle sfide del nostro tempo. L'adesione della Croazia al progetto europeo permetterà di rendere l'Unione un attore di sempre maggior rilievo nel panorama internazionale, limitando anche l'instabilità delle frontiere europee e contribuendo alla pace e alla sicurezza sul continente.
L'entrata della Croazia segnerà anche un'evoluzione nella composizione delle istituzioni dell'Unione. Neven Mimica, Commissario croato designato, entrerà a far parte del Collegio dei Commissari a partire dal 1° luglio, come responsabile della protezione dei consumatori. Inoltre, i cittadini croati saranno rappresentati in Parlamento europeo da 12 deputati e da 7 voti al Consiglio.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea