Vacanze in Egitto: la Farnesina sconsiglia di partire
05/07/2013
Cairo, Alessandria, Suez, Ismailia, Port Said, Delta del Nilo, Nord Sinai: sono le località dell’Egitto per le quali la Farnesina consiglia di rinviare le vacanze, a causa dei disordini in corso. Non ci sarebbero invece pericoli imminenti nei principali centri turistici, quindi Mar Rosso e Alto Egitto. Adico Associazione Difesa Consumatori, memore di quanto accaduto nel 2011 nella stessa area, invita tutti i cittadini che siano in partenza nei prossimi giorni per le zone a rischio dell’Egitto a contattare subito il proprio tour operator o agenzia di viaggi per essere sempre informati sull’evoluzione della situazione, chiedendo eventualmente di rimandare la partenza, essere rimborsati o cambiare destinazione.
«La situazione è complessa e in continua evoluzione, invitiamo quindi gli operatori del settore a comportarsi con serietà, senza speculare sui timori dei viaggiatori e anzi cercando soluzioni di compromesso che tutelino entrambe le parti» spiega Carlo Garofolini, presidente di Adico Associazione Difesa Consumatori.
A favore del viaggiatore che volesse rinunciare alla partenza imminente in caso di viaggio organizzato c’è comunque la sentenza 16315 del 24 luglio 2007 della Corte di Cassazione che dichiara che “la irrealizzabilità della finalità turistica per sopravvenuto evento non imputabile alle parti determina l’estinzione di diritto del contratto”: se si rinuncia alla partenza, essendo in questo caso i disordini politici in Egitto una “causa di forza maggiore”, sarebbe quindi possibile chiedere di riprogrammare il viaggio, cambiare destinazione o avere il rimborso della somma già corrisposta, inviando una raccomandata al tour operator.
«In queste situazioni non c’è alcun automatismo, e gli esperti di Adico possono assistere i consumatori per inoltrare queste richieste – continua Garofolini – in una tale fase di confusione tra l’altro la Farnesina non aiuta a far chiarezza, diramando una nota che da una parte rassicura, ma dall’altra allarma. Non resta che appellarsi al buon senso e alla professionalità di agenzie e tour operator, sottolineando che sebbene il Ministero dichiari che i maggiori centri turistici come Sharm El Sheik, Marsa Alam, Hurgada, Luxor e Assuan non siano toccati dalle rivolte, è comprensibile come molti consumatori siano in allarme e non affrontino la partenza con l’entusiasmo che avrebbero avuto fino a pochi giorni fa, e quindi le loro esigenze vadano tenute comunque in debita considerazione».
Nel caso in cui il viaggio venga cancellato, l’articolo 92 del Codice del Turismo prevede la concessione di “un altro pacchetto turistico di qualità equivalente o superiore senza supplemento di prezzo, o di un pacchetto turistico qualitativamente inferiore previa restituzione della differenza del prezzo, oppure gli è rimborsata, entro sette giorni lavorativi dal momento del recesso o della cancellazione, la somma di danaro già corrisposta”.
Adico ricorda che sul sito www.associazionedifesaconsumatori.it è attivo lo Sportello Vacanza Informata: compilando l’apposito modulo si potrà ricevere assistenza e consulenza in tempi brevi su queste e tutte le altre problematiche legate alla tematica del viaggio.
Per consultare gli avvisi del Ministero degli Esteri sull’Egitto: http://www.viaggiaresicuri.it/index.php?id=3055&country=439
Fonte: Adico
«La situazione è complessa e in continua evoluzione, invitiamo quindi gli operatori del settore a comportarsi con serietà, senza speculare sui timori dei viaggiatori e anzi cercando soluzioni di compromesso che tutelino entrambe le parti» spiega Carlo Garofolini, presidente di Adico Associazione Difesa Consumatori.
A favore del viaggiatore che volesse rinunciare alla partenza imminente in caso di viaggio organizzato c’è comunque la sentenza 16315 del 24 luglio 2007 della Corte di Cassazione che dichiara che “la irrealizzabilità della finalità turistica per sopravvenuto evento non imputabile alle parti determina l’estinzione di diritto del contratto”: se si rinuncia alla partenza, essendo in questo caso i disordini politici in Egitto una “causa di forza maggiore”, sarebbe quindi possibile chiedere di riprogrammare il viaggio, cambiare destinazione o avere il rimborso della somma già corrisposta, inviando una raccomandata al tour operator.
«In queste situazioni non c’è alcun automatismo, e gli esperti di Adico possono assistere i consumatori per inoltrare queste richieste – continua Garofolini – in una tale fase di confusione tra l’altro la Farnesina non aiuta a far chiarezza, diramando una nota che da una parte rassicura, ma dall’altra allarma. Non resta che appellarsi al buon senso e alla professionalità di agenzie e tour operator, sottolineando che sebbene il Ministero dichiari che i maggiori centri turistici come Sharm El Sheik, Marsa Alam, Hurgada, Luxor e Assuan non siano toccati dalle rivolte, è comprensibile come molti consumatori siano in allarme e non affrontino la partenza con l’entusiasmo che avrebbero avuto fino a pochi giorni fa, e quindi le loro esigenze vadano tenute comunque in debita considerazione».
Nel caso in cui il viaggio venga cancellato, l’articolo 92 del Codice del Turismo prevede la concessione di “un altro pacchetto turistico di qualità equivalente o superiore senza supplemento di prezzo, o di un pacchetto turistico qualitativamente inferiore previa restituzione della differenza del prezzo, oppure gli è rimborsata, entro sette giorni lavorativi dal momento del recesso o della cancellazione, la somma di danaro già corrisposta”.
Adico ricorda che sul sito www.associazionedifesaconsumatori.it è attivo lo Sportello Vacanza Informata: compilando l’apposito modulo si potrà ricevere assistenza e consulenza in tempi brevi su queste e tutte le altre problematiche legate alla tematica del viaggio.
Per consultare gli avvisi del Ministero degli Esteri sull’Egitto: http://www.viaggiaresicuri.it/index.php?id=3055&country=439
Fonte: Adico
