Estate: vacanze con pranzo al sacco per un italiano su tre
10/07/2013
Pranzo al sacco in vacanza per quasi un italiano in vacanza su tre (32%) che rispetto al passato ha deciso di preparare da soli i cibi da portare in viaggio, in spiaggia, in montagna o durante le visite nelle città d’arte. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base sui dati Ipr marketing nel sottolineare che nell’estate 2013 la ricerca del risparmio spinge ad individuare soluzioni alternative. Il pic nic è l’unica forma di ristorazione che cresce con la crisi anche se si cerca di caratterizzarlo con i sapori tipici del luogo di vacanza con salumi, formaggi e frutti tipici del luogo di vacanza, magari – sottolinea la Coldiretti - acquistati nelle sagre o nei mercati degli agricoltori di campagna amica che si moltiplicano durante l’estate. C’è comunque un 28 per cento dei turisti italiani che, all’opposto, complice anche un po’ di pigrizia vacanziera, preferisce - sottolinea la Coldiretti - mangiare nel ristorante del posto dove alloggia, mentre il 23 per cento sceglie di andare in trattoria o pizzeria. Una minoranza del 7 per cento - continua la Coldiretti - si rifugia in bar e fast food per un pasto mordi e fuggi mentre appena il 3 per cento può contare sull’ospitalità di parenti e amici. Si tratta di risultati che - afferma la Coldiretti - evidenziano il ritorno del pic nic, perché rispetta quei canoni di sobrietà, libertà, risparmio, ma anche di desiderio di esprimere creatività in cucina che sono propri degli anni della crisi. Una opportunità che cresce nel consenso tra gli italiani che possono risparmiare senza privarsi di prodotti sani, tipici e genuini facili da trovare in tutte le località turistiche. Una alternativa valida in un paese come l’Italia che può contare su 871 parchi e aree protette oltre a chilometri e chilometri di spiagge”, afferma la Coldiretti nel sottolineare che si tratta di ben il 10 per cento del territorio nazionale. Secondo l’indagine tra i cibi piu’ gettonati per un pic nic al mare figurano - precisa la Coldiretti - la frutta (77 per cento), i panini (61 per cento), le verdure (19 per cento), i piatti pronti (17 per cento) come pasta e riso freddo, pasticcio e lasagne, ma non manca chi sceglie altro come salumi, formaggi o la carne in scatola, il prodotto simbolo delle gite degli anni 60.
Fonte: Coldiretti
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