Nasce la nuova politica agricola per il periodo 2014-2020
Le nuove disposizioni proposte puntano a modernizzare la PAC rendendo i pagamenti diretti più equi, rafforzando la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare e aumentando efficacia e trasparenza. In questo modo l'Unione vuole far fronte alle grandi sfide della sicurezza alimentare, della crescita sostenibile e dell'occupazione.
Ma come cambia in concreto la nuova PAC? Tra le principali novità troviamo l'accento posto sull'equità dei pagamenti. Gli Stati membri che utilizzano attualmente dotazioni basate su riferimenti storici dovranno passare a livelli di pagamento per ettaro più omogenei. I giovani agricoltori al loro primo insediamento avranno degli incentivi per i primi anni di attività e più fondi saranno stanziati per i piccoli agricoltori. Inoltre, ogni azienda riceverà un pagamento per ettaro per il rispetto di alcune pratiche agricole favorevoli al clima e all'ambiente.
Altra novità, è la fine del regime delle quote dello zucchero nel 2017, che segue quello delle quote latte, a scadenza già nel 2015.
Gli Stati membri avranno però la possibilità di creare sottoprogrammi tematici per concentrarsi sulle esigenze dei giovani e dei piccoli agricoltori, delle zone montane, delle donne nelle zone rurali, della mitigazione dei cambiamenti climatici e della biodiversità.
Viene infine introdotto un più ampio servizio di consulenza alle aziende agricole, che verterà su diversi temi: il rispetto degli obblighi ambientali (condizionalità), i pagamenti diretti per l’inverdimento, le condizioni di mantenimento della parcella di terreno che gode di pagamenti diretti, la direttiva-quadro sulle acque e quella che riguarda l'uso sostenibile dei pesticidi.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea