L’obiettivo è sulla realtà di oggi tra nevrosi e denuncia sociale. Per il Leone d’Oro della 70a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si sfideranno 20 titoli in concorso con una nutrita presenza degli americani che portano film di ricerca e che osano come “Joe” di David Gordon Green che mette in scena una storia di redenzione affidandosi al talento istrionico di Nicolas Cage; “Night moves” di Kelly Reichard, una storia green dove la passione ambientalista di tre attivisti si trasforma in dramma; “The zero theorem”, atteso film di Terry Gilliam, coproduzione con l’Inghilterra, che interpreta la modernità in chiave complottista. Attesi con curiosità anche i titoli inglesi che vedono la diva Scarlett Johansson interpretare un’aliena a caccia di prede…umane in “”Under the skin” mentre in “Philomena”, Stephen Frears ha scelto una storia di segreti e bugie nella quale una madre, che ha abbandonato anni fa il figlio, scopre una verità “pesante” ritrovandolo.

La novità di quest’anno è la presenza in concorso di due documentari: “The unknown known” dell’americano Errol Morris che racconta le gesta dell’ex segretario della Difesa americano Donald Rumsfeld e “Sacro Gra” di Gianfranco Rosi che ha seguito per un anno le storie di 7 personaggi che vivono intorno al Grande Raccordo Anulare di Roma. Quest’anno in gara torna anche Gianni Amelio, ultimo italiano ad aver vinto il Leone d’Oro nel 1998 con “Così ridevano”. Il regista calabrese in “L’intrepido” ha costruito un apologo della crisi che stiamo vivendo, intorno al protagonista Antonio Albanese. Terzo titolo italiano in concorso è “Via Castellana Bandiera”, esordio alla regia cinematografica della drammaturga Emma Dante, anche interprete assieme ad Alba Rohrwacher di una storia di contrasti sociali ambientata in una via di Palermo.

Tra i contendenti dell’ambito Leone anche giovanissimi talenti e cinematografie che riflettono la crisi economica e sociale: l’enfant prodige di 24 anni Xavier Dolan, al sua quarto lungometraggio, in “Tom à la ferme” ritrae le complessità di un rapporto omosessuale di fronte alla morte; “Miss Violence” del greco Alexandros Avranas è una storia di infanzia violata e di bambini che mettono a nudo verità inconfessabili.

In concorso non manca l’animazione con il Maestro giapponese Hayao Miyazaki, Leone d’Oro alla carriera nel 2005, che nel suo film “Kaze tachinu” racconta la storia di un ragazzino innamorato del volo e degli aerei, ispirato alla figura dell’aviatore italiano Giovanni battista Caproni, pioniere dell’aeronautica ed inventore dei “caccia”.