Il Sacro Gra
Il GRA con i suoi 70 km è un luogo, terra di nessuno, dove Roma finisce ed inizia qualcosa di apparentemente indescrivibile. L’urbanista Nicolò Bassetti lo ha percorso incredibilmente a piedi per cogliere tutto ciò che sfugge quando si è in macchina. Per 300 km ha esplorato zigzagando il territorio sconosciuto facendo incontri ed esperienze. Ha scelto Rosi cui consegnare i materiali e l’idea perché ne facesse uno dei suoi films da ‘cinema del reale’.
Per due anni Rosi, con il bagaglio di Bassetti e la guida ispiratrice di Calvino e le sue ‘Città invisibili’, scoprendo la relazione che può nascere anche tra un ‘non luogo’ ed i suoi abitanti, ha intessuto rapporti con personaggi improbabili ma reali che ha scovato accanto ed ai margini di questa mostruosità magica, luogo non più fisico ma ipotetico e mentale. Rosi ha sospeso la propria esistenza per dedicarsi totalmente (viaggiando in camper, a volte in mongolfiera, forzando gli incontri, scegliendo ‘gli attori’) alla sua ricerca tematica, come un ritrattista che deve cogliere in una sola soluzione tutte le espressioni possibili, tutti i futuri possibili dei suoi personaggi.
Una straordinaria operazione di sinergie e consapevolezze e tra le altre cose anche una meditazione sulla differenza tra il guidare ed il camminare, sul suono e l’immagine, sulle differenze tra film e documentario (a volte inesistenti come sostiene Rosi), sul tempo e la memoria.
Mariateresa Crisigiovanni