Garrel e il dramma della gelosia
“Due persone possono lasciarsi ma non possono dimenticare il bambino: un abbandono, un divorzio, una rottura tra un uomo e una donna che hanno avuto figli non possono non fare i conti con la paternità/maternità.” E’ questa la considerazione di Garrel da cui ha preso il via la storia raccontata.
La gelosia è un enigma con cui tutti abbiamo fatto i conti, qualcosa che chiunque di noi ha provato, almeno una volta, e per cui spesso abbiamo provato vergogna. Nel film, un attore di teatro trentenne e in bolletta, vive con la fidanzata ed una figlia, frutto della relazione con una donna che ha abbandonato. L’uomo ama la compagna alla follia ma lei, un’ex star dal successo breve, non ha fiducia nei tentativi del compagno di trovare nuovi ruoli per entrambi.
Abituato a scandagliare nell’intimo di appartamenti francesi popolati da rapporti in bilico, Philippe Garrel stavolta affonda nell’autobiografia: suo figlio Louis interpreta sostanzialmente suo padre quando aveva trentanni e la bambina figlia di Louis è più o meno come lui a quell’età. Centro di gravità del cinema di Garrel è ora il figlio Louis che da lui ha ereditato lo sguardo inquieto da eterno “maudit”. Tra i 5 film che hanno girato insieme c’è anche “Les amants Réguliers”, Leone d’Argento per la miglior regia nel 2005.
Silvia Bolognini