Nuova azione UE per biodiversità e contro specie invasive
La proposta intende rispondere ai problemi che queste specie generano, problemi sia economici, si pensi che le specie esotiche invasive causano danni per almeno 12 miliardi di euro, sotto forma di pericoli per la salute pubblica, danni alle infrastrutture e perdite di raccolti agricoli; sia ecologici, queste specie possono danneggiare gli ecosistemi, causando persino l'estinzione di generi necessari a mantenere l'equilibrio del nostro ambiente naturale; ma anche problemi strategici, molti Stati membri impegnano, infatti, ingenti risorse per affrontare questo problema ma i loro sforzi sono vani se circoscritti al solo livello nazionale.
Conferma questo Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, il quale ha dichiarato che la lotta a queste dannose specie deve essere condotta a livello sovranazionale, attraverso una stretta collaborazione tra Stati membri, in modo da migliorare l'efficacia delle misure nazionali e ottenere risultati nel modo più economico.
La proposta verte su un elenco di specie invasive che sarà compilato con gli Stati membri avvalendosi di concrete prove scientifiche. Le specie selezionate saranno bandite dall'UE, il che significa che non sarà ammesso importarle, acquistarle, usarle, rilasciarle o venderle. Si adotteranno misure speciali per accompagnare i commercianti, gli allevatori o i proprietari di animali durante il periodo di transizione.
La proposta si articola lungo tre direttrici d'intervento: prevenzione, condotta tramite controlli per impedire l'introduzione delle specie interessate, tuttavia molte specie entrano in modo accidentale, gli Stati dovranno pertanto agire per individuare tali vettori e adottare correttivi. Seconda direttrice d'intervento è la risposta rapida, che prevede che l'eradicazione della specie deve essere immediata. Infine la gestione, nel caso in cui la specie è già diffusa e ben inserita sul territorio, gli Stati membri dovranno avvalersi di misure per minimizzare i danni.
Obiettivo della proposta è cercare di unificare e armonizzare le normative nazionali, già esistenti, aventi in oggetto questo tema. Questo per aumentare, nel lungo periodo, l'efficienza dimezzando i costi.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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