Capre in missione: dall'Afghanistan alla Toscana
E di ritorno da questa avventura, la vulcanica proprietaria dell’Azienda Agricola La Penisola si è dedicata subito ad una nuova missione, questa volta per conto del Consorzio di Bonifica: un progetto sicuramente più facile e sicuro, non lontano da casa e che tuttavia, anno dopo anno, sta dando risultati sempre più convincenti. Si è trattato dell’impiego delle ruspanti capre da cashmere per lo sfalcio delle casse di espansione dell’Alta Pesa, come quella di Campomaggio. “Le capre mangiano le erbacce dal gusto sgradevole che gli altri animali disprezzano” spiega Nora. “Una volta realizzata una recinzione sicura dai predatori, le capre richiedono poche altre attenzioni: sono a basso costo di mantenimento e lavorano come un decespugliatore, senza benzina o pezzi di ricambio”.
Si è rinnovata dunque, anche per quest'anno, la sperimentazione di una tecnica naturale e sostenibile di controllo della vegetazione, che permette la manutenzione di grandi superfice destinate ad aree di laminazione delle piene a basso costo e a basso, anzi praticamente nullo rispetto ad un trattore, impatto ambientale.
Nella foto: capre da cashmere al lavoro nell'area di laminazione Campomaggio