Rete di imprese: un contratto per crescere e innovare
“Piccolo è bello” era il refrain che una decina d’anni fa caratterizzava il successo di un sistema imprenditoriale come quello Veneto, dove la colonna portante sono le piccole e medie imprese e la loro flessibilità produttiva. Un sistema che l’economia globalizzata ha messo in discussione. La soluzione, oggi, è fare squadra e mettere insieme risorse ed idee per salvaguardare e far crescere il patrimonio imprenditoriale. Questo sono le reti d’imprese. Attualmente la struttura produttiva del Veneto consta di oltre 457mila aziende, il 90% delle quali con meno di 10 addetti. In Veneto – dati InfoCamere al 29 luglio 2013 – i contratti di rete sono 85 e coinvolgono 426 imprese mentre, a livello di Nordest, le aggregazioni sono 297 per complessive 1.396 imprese aderenti.
«L’attuale crisi obbliga a fare sistema e lavorare in squadra - sottolinea Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del Veneto –. Questo soprattutto quando imprese ed enti devono internazionalizzarsi e svolgere attività di ricerca e sviluppo tecnologico. Il convegno che abbiamo promosso voleva proprio offrire idee, servizi e strumenti finanziari per l'importante obiettivo di “fare rete” fra le nostre imprese».
Il convegno ha infatti illustrato il quadro delle novità introdotte dalla normativa sul contratto di rete, le importanti agevolazioni creditizie e i prodotti finanziari dedicati a questo modello d’aggregazione.
Paolino Donnarumma, responsabile Servizio Sviluppo e Alleanze del Banco Popolare, ha introdotto l’argomento illustrando come il fenomeno delle reti d’impresa sia cresciuto in maniera esponenziale a partire dal 2010, quando le reti costituite erano una ventina, per arrivare ai quasi 1.000 contratti di rete a fine luglio scorso, che coinvolgono oltre 4.900 imprese.
L’intervento è proseguito con una sintesi della normativa che regola la materia, in particolare per quanto concerne i vantaggi, anche fiscali, che derivano dall’aggregazione, affrontando il tema delle differenze tra “Rete Contratto” e “Rete Soggetto”, figura recentemente introdotta dal legislatore.
Per quanto concerne il Banco Popolare e le reti d’impresa, Donnarumma ha sottolineato l’importanza dell’accordo siglato con RetImpresa, sulla base del quale è stato anche istituito un premio alla miglior tesi di laurea sull’argomento “Reti”. Banco Popolare ha attivato con BEI/FEI un plafond di 20 milioni di euro di finanziamenti dedicati alle imprese aderenti alle Reti ed è stata la prima banca ad attivare un conto corrente espressamente dedicato alle Reti di Impresa.
«Il Contratto di rete è uno strumento estremamente flessibile che permette alle imprese di migliorarne la competitività sui mercati internazionali facendo parte di reti globali e di intercettare così nuove opportunità di business, pur senza perdere la propria autonomia – ha sottolineato Gino Garbin, responsabile Area Venezia di UniCredit –. Sotto il profilo dell’accesso al credito UniCredit mette a disposizione un modello di servizio specializzato, oltre che un processo creditizio in grado di migliorare anche sensibilmente il livello di rating delle reti con conseguenti benefici in termini di costo del credito».
A portare la propria testimonianza di rete di imprese sono intervenuti Enrico Cancino (direttore CRACA), Luca Castagnetti (Studio Impresa) e Giancarlo Taglia (manager di rete di Il Buongusto Veneto).
Fonte: Unioncamere Veneto – Eurosportello
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