Dalla Pac cogliere nuove opportunità per i giovani
L’accordo politico raggiunto su tutti e quattro i dossier della nuova Politica agricola comune 2014-2020 comprende diverse misure mirate a favorire i giovani agricoltori. A loro è dedicato un intero capitolo del ‘primo pilastro’, con la priorità nell’accesso alla riserva nazionale e un pagamento aggiuntivo (‘top up’) fino al 2% del massimale finanziario, entro i cinque anni dall’insediamento. Anche nel II pilastro si prevede un premio d’insediamento fino a 70.000 euro, il 20% che si somma al 40% di cofinanziamento sugli investimenti strutturali contestuali all’insediamento, fondi finalizzati all’istruzione e formazione dei giovani agricoltori.
“Il settore agricolo – continua Maiorano - può diventare l’esempio di come sia possibile offrire concrete possibilità di occupazione e reddito. Sono meno di 59.000 le imprese condotte da giovani e lo spazio c’è. Lo voglio mettere in evidenza proprio ad Agrilevante, la più importante manifestazione di settore al Sud. Non è un caso che continuino ad aumentare gli studenti iscritti agli istituti tecnici agrari ed enologici e che negli ultimi anni – coincidenti con la crisi – mentre le iscrizioni alle Università calano, quelle alle facoltà di Scienze agrarie, forestali e alimentari registrano un + 45%, un vero e proprio boom. Occorre, concretamente, permettere ai giovani imprenditori di insediarsi e pianificare il proprio impegno imprenditoriale con maggiore tranquillità. La nuova Pac è una grande opportunità che va assolutamente colta, ecco perché chiediamo che l’Italia destini la percentuale massima possibile del suo budget disponibile (il 2 per cento di poco meno di 4 miliardi l'anno) al pagamento diretto aggiuntivo (top up) destinati ai giovani agricoltori "under 40" nei primi cinque anni di attività”.
Fonte: Confagricoltura