Trasporti: la nuova politica infrastrutturale dell’UE
Il nostro paese sarà attraversato dal corridoio baltico-adriatico, da quello mediterraneo, dallo scandinavo-mediterraneo e da quello alpino. Con il primo si collegherà Vienna a Ravenna, mettendo in rete i porti di Trieste, Venezia e Ravenna stessa. Con il secondo si taglierà in orizzontale tutto il Nord Italia, partendo da Torino fino a Trieste, unendo così la Francia e i Balcani. Il terzo è probabilmente quello più strategico per lo sviluppo italiano, perché partendo dal Brennero si scende fino a Roma e poi a Napoli. A quel punto la rete si biforca collegando Napoli a Palermo da una parte e alla Puglia dall'altra. Infine, il quarto corridoio prevede il collegamento diretto di Genova e Milano con il confine svizzero.
Con una visione più ampia, le nuove carte pubblicate dalla Commissione riportano i nove corridoi principali che formeranno le arterie dei trasporti nel mercato unico europeo e rivoluzioneranno le connessioni in Europa. I finanziamenti dell’UE diretti a creare una rete transeuropea dei trasporti unificata triplicheranno nel periodo dal 2014 al 2020 per arrivare a 26 miliardi di euro.
La disponibilità di finanziamenti dipenderà dal successo dei negoziati in corso sul quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020. La nuova rete centrale di trasporto, incentrata sui nove corridoi principali, sarà completata da una vasta rete di linee che si collegano alla rete centrale a livello regionale e nazionale.
Complessivamente, la nuova rete di trasporto garantirà spostamenti più sicuri e meno congestionati e viaggi più rapidi e confortevoli. Infatti, collegherà 94 grandi porti europei con linee ferroviarie e stradali, 38 grandi aeroporti con linee ferroviarie che portano alle città principali, 15 mila km di linee ferroviarie convertite ad alta velocità e 35 progetti transfrontalieri destinati a ridurre le strozzature.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea