Corde
Spiazzante, appunto, ma non solo per questo gioco illusorio di falsa temporaneità: i racconti, scritti in poche, a volte pochissime pagine, sembra vivano di vita indipendente prima e dopo, non solo durante.
Il lettore viene fatto entrare in una storia che pare inizi già prima e che prosegua dopo la fine del racconto.
Una sensazione strana, dentro e a fianco de i personaggi, stralunati alcuni, improbabili e surreali altri, ma che ci prende e ci avvinghia o, in alcuni casi, ci repelle, con il suo susseguirsi di vita e di morte presente in molti racconti.
La veridicità e la crudezza dello stile, la nitidezza delle parole nel descrivere le storie, i luoghi (luoghi senza nome, apparentemente senza riferimenti geografici e temporali) e gli stati d’animo dei personaggi, ci rivelano un Dario Bellucco, ancorché limitato nel suo vissuto universitario, già pronto a disvelare potenzialità altre.
E’ uno scrittore mediterraneo, capace di trasfigurare e tradurre emozioni intense con parole crude, essenziali ma paradossalmente più dirompenti, che sembra voler spiazzare il lettore, togliendogli le certezze rassicuranti della parola scritta, quasi scarnificandone il messaggio.
Un libro intenso, strano, atipico, come può esserlo la vita.
Cristina De Rossi