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Acquisti in UE: regole più semplici per far valere diritti

25/11/2013
Acquisti in UE: regole più semplici per far valere dirittiHai comprato un nuovo televisore 3D a schermo piatto e non l'hai mai ricevuto? O hai pagato il tuo fornitore all'estero e ti ha consegnato un prodotto difettoso? Da oggi i consumatori europei hanno un modo più economico per far valere i propri diritti.

La Commissione europea ha, infatti, proposto di rafforzare la posizione dei consumatori e delle imprese nelle controversie transfrontaliere di poco valore.

È dal 2007 che la procedura per risolvere le piccole controversie civili e commerciali è in vigore. Sei anni dopo, la Commissione sta concentrando la propria azione per rendere il procedimento europeo ancora più semplice, più economico e più efficace per i consumatori e per le imprese. Le nuove regole proposte prevedono di abbassare il massimale per la presentazione di una denuncia ai sensi della procedura da 10 mila a 2 mila euro.

I beneficiari di questa modifica saranno in particolare le piccole imprese e i consumatori. Questa politica, come sottolinea con gran soddisfazione la Vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding, aiuta l'Europa ad affrontare le grandi sfide economiche, creando regole più efficaci per migliorare la crescita e promuovere il commercio europeo, creando un mercato unico più semplificato.

L'efficacia di questi strumenti è stata dimostrata dal 2007 a oggi, permettendo di ridurre i costi dei contenziosi per le piccole attività. La proposta della Commissione di questi giorni permette di continuare su questa strada, migliorando degli aspetti che consentiranno una vita "amministrativa e legale" più facile alle PMI che commercializzano in tutta Europa, facilitando l'accesso effettivo alla giustizia per i consumatori e le imprese, in modo da avere la fiducia di sfruttare al meglio le opportunità offerte dal mercato unico.

La proposta della Commissione, oltre alla soglia dei 2 mila euro, dà una definizione più ampia di cosa si intende per "transfrontaliero", garantisce che le spese di giudizio non superino il 10% del valore della causa e che possano essere pagate on-line con carta di credito. Arriva inoltre la procedura on-line: le e-mail diventeranno un mezzo legalmente valido di comunicazione tra le parti coinvolte, e la teleconferenza o videoconferenza diventerà strumenti naturali in audizioni.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea

Nella foto: la Vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding

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