Capitale europea della cultura 2019
Dal 1985 una città europea diventa Capitale della cultura per un anno. Dal 2007 si è poi deciso di cambiare questa formula portando a due le città nominate Capitali, cosicché insieme all'Italia anche la Bulgaria ospiterà l'evento nel 2019. La procedura di selezione inizia circa 6 anni prima della nomina e il Consiglio dell'Unione europea è l'unica istituzione autorizzata a conferire il titolo. Alla chiusura del bando, avvenuta nel settembre 2013, più di 20 città italiane avevano inviato la propria candidatura: Aosta, Bergamo, Cagliari, Caserta, Vallo di Diano e Cilento con la Campania e il Mezzogiorno, Erice, Grosseto-Maremma, L’Aquila, Lecce, Mantova, Matera, Palermo, Perugia-Assisi e Umbria, Pisa, Ravenna, Reggio Calabria, Siena, Siracusa, Taranto-Sudest, Urbino e Venezia-Nordest.
Una giuria composta da tredici esperti culturali indipendenti, sei designati dall'Italia e sette dalle istituzioni europee, ha poi selezionato le sei città italiane finaliste.
Scatterà poi la seconda fase che, da questo elenco ristretto di sei città, porterà tra nove mesi alla designazione della città vincitrice. L'appuntamento per la giuria è per il terzo trimestre del 2014. Diverso invece il calendario per l'altro Paese che ospiterà la Capitale europea della Cultura 2019: la preselezione in Bulgaria avrà luogo il mese prossimo.
La Commissaria per l'Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, Androulla Vassiliou, dopo essersi congratulata con le città selezionate, ha ricordato gli importanti benefici a livello culturale, economico, sociale e ha sottolineato l'importanza di creare un senso di appartenenza, di conoscersi meglio, condividendo un patrimonio storico e di valori.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea