Maltempo: peso neve fa crollare vigneti, è calamità
28/11/2013
Vigneti crollati sotto il peso della neve, serre distrutte dalla grandine, verdure e ortaggi danneggiati dal gelo e semine bloccate nei campi. E’ quanto emerge dal primo bilancio dei danni provocati dall’improvvisa ondata di maltempo, che ha indotto la Coldiretti a chiedere l’attivazione delle procedure previste per il riconoscimento dello stato di calamità nei territori piu’ colpiti. Il repentino passaggio da condizioni climatiche sopra la media a valori tipici del pieno inverno – sottolinea la Coldiretti - sta provocando danni ingenti alle coltivazioni in campo, mentre la neve ha bloccato le tradizionali semine autunnali e provocato danni strutturali alle piante. La vegetazione – precisa la Coldiretti - non era affatto preparata a un repentino calo della temperatura, con molte piante che hanno ancora le foglie sulle quali si è accumulata la neve, sotto il cui peso ci sono stati i cedimenti. Le forti nevicate che hanno investito l’Abruzzo, hanno creato ingenti danni alle produzioni orticole ed in particolare alle piantagioni viticole, che non erano preparate al repentino calo della temperatura e non hanno retto al peso a causa della presenza del fogliame non ancora caduto. La neve – precisa la Coldiretti - ha abbattuto ettari di vigneto a tendone nel Pescarese e nel Teatino con danni incalcolabili. Danni anche nel basso Lazio a serre, campi e strutture agricole a causa dell’eccezionale grandinata che ha imbiancato la zona di Sabaudia sino a Priverno, Semine bloccate nelle Marche a causa della neve caduta soprattutto nella provincia picena con il rischio che il prolungarsi del maltempo possa impedire del tutto l’impianto di grano e orzo. In Veneto – segnala la Coldiretti - il repentino calo di circa 6 gradi delle temperature favorisce in particolar modo la produzione del Radicchio rosso tardivo di Treviso che, secondo gli imprenditori agricoli, sarà più croccante, dolce e rosso scarlatto, ma se certe verdure cercano il freddo le altre vogliono ancora il caldo così che si ricorre al riscaldamento prolungato nelle serre per piante e fiori alimentate a gasolio. A tale proposito – denuncia la Coldiretti - non è stato ancora emanato il decreto di attuazione della norma contenuta nel “Decreto del Fare” che rende applicabile l’agevolazione sul gasolio con il taglio dell’accisa.
Fonte: Coldiretti