Giselle
17/12/2013
La danza è passione, interpretazione, uno straordinario mezzo per trasmettere emozioni, comunicare e raccontare una storia attraverso il linguaggio del corpo. In un villaggio della Renania nel Medioevo, durante la vendemmia, appare una giovane contadina che adora ballare e darebbe la vita per questa sua passione ..."Giselle”, simbolo del balletto classico e romantico, è stato portato sul palcoscenico del Teatro Comunale Mario del Monaco di Treviso da “Junior Balletto di Toscana”, un gruppo di giovani promettenti danzatori tra i 16 e 21 anni. Una compagnia dinamica ed espressiva che ha saputo affascinare il pubblico sottolineando l’elevato livello qualitativo dei corsi di formazione professionale del Dipartimento Danza classica e moderna e contemporanea della Scuola “Balletto di Toscana”, una delle migliori e più innovative in Italia. Singolari e fantasiose la drammaturgia, regia e coreografia firmata da Eugenio Scigliano che nella “sua Giselle” si immerge nell’atmosfera gotica e notturna, tanto cara alle culture nordiche, della quale il tema dell’irresistibile passione amorosa legata all’idea della “non-morte” è fulcro portante. Il coreografo torna alle fonti poetiche e letterarie del balletto partendo dalla suggestiva leggenda delle Villi, spiriti di giovani fanciulle morte infelici perché tradite o abbandonate prima del matrimonio, vendicative e spettrali, incapaci di trovare riposo eterno nella morte, che ogni notte tra il crepuscolo e l’alba cercano i traditori d’amore che costringono, con l’aiuto di rametti di vischio apparentemente magici, a ballare convulsamente fino a provocarne la morte per sfinimento o fino a che totalmente indeboliti non vengono gettati in un lago nelle loro vicinanze. Scigliano riconduce la vicenda di Giselle, tradizionalmente ambientata in luoghi boschivi e notturni, all’età vittoriana facendo interagire le fanciulle protagoniste all’interno di una scuola per ragazze di buona famiglia. Le Villi rappresentano l’aspetto oscuro e liberato di donne obbligate dalle convenzioni a reprimere le loro pulsioni ed emozioni più profonde. Sogno e realtà, verità e convenzioni per cercare di spiegare ancora una volta l’ineffabile natura dell’amore.
Silvia Bolognini
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