170 milioni al programma Europa creativa per il 2014
Europa creativa nasce per sostenere artisti, professionisti e organizzatori dei settori dello spettacolo, delle belle arti, dell'editoria, del cinema, della televisione, della musica e dei videogiochi fornendo loro gli strumenti necessari per operare al di fuori dei confini nazionali e per affrontare le sfide poste dallo sviluppo digitale.
Il nuovo programma stanzierà il 56% dei suoi 1 miliardo e 462 milioni di euro di bilancio a sostegno del settore audiovisivo e cinematografico e il 31% per la cultura.
Europa creativa sostiene e finanzia le piccole e medie imprese che desiderano investire nei settori artistici e creativi con prestiti bancari fino a 750 milioni di euro e riunisce tre importanti sotto-programmi culturali europei. MEDIA che finanzia lo sviluppo, la distribuzione e la promozione dei lavori cinematografici e audiovisivi europei, MEDIA Mundus che punta a rafforzare la cooperazione tra aziende audiovisive europee e non europee e Cultura che mira a proteggere e potenziare il patrimonio culturale degli Stati membri.
La Commissaria per l'Istruzione e la cultura Androulla Vassiliou ha sottolineato il contributo decisivo offerto al settore delle arti in genere. Il programma Europa creativa, con i suoi 170 milioni di euro già stanziati per il 2014, si rivolgerà in particolare all'industria cinematografica europea, sostenendo oltre 2000 sale cinematografiche e centinaia di pellicole.
Riceveranno un sostegno finanziario anche le Capitali europee della cultura, titolo assegnato ad una città dell'Unione e valido per un anno con l'obiettivo di valorizzare la ricchezza e la diversità culturale e le Giornate europee, iniziativa che, in alcuni giorni dell'anno, invita 50 paesi europei ad aprire le porte dei propri patrimoni artistici con l'obiettivo di condividere le comuni radici continentali.
I settori culturali e creativi dell'Unione rappresentano il 4,5% del PIL europeo e occupano circa il 3,8% della forza lavoro, offrendo un'occupazione a 8,5 milioni di persone in tutta Europa.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea