UE: parte campagna su sicurezza giocattoli
Garantire la tutela dei bambini è una priorità per la Commissione europea e lo sviluppo tecnologico continua a sollevare nuove questioni in merito al controllo dei giocattoli, destando sempre più preoccupazione fra i consumatori. Per questo l'Unione Europea, già nel 2009, ha approvato delle regole sulla sicurezza dei giocattoli che garantiscono il livello di protezione più alto al mondo.
I giocattoli che rispettano le regole indicate nella direttiva 2009/48/EC, entrata in vigore il 20 gennaio 2011, devono recare la marcatura CE di conformità e circolano liberamente sul territorio comunitario. Per proteggere i nostri figli, è essenziale assicurarsi che giocattoli che compriamo abbiano tale marchio perché i giochi contraffatti possono essere pericolosi per la salute. Il fenomeno dei giocattoli non conformi è molto esteso, basta notare che circa un quarto dei prodotti segnalati nel sistema di allerta rapida RAPEX sono giocattoli, in larga parte provenienti da Paesi non-UE.
I giocattoli immessi sul mercato devono poter essere utilizzati senza arrecare pericolo alla salute, per tutta la durata di impiego normale. Devono altresì essere conformi a requisiti essenziali di sicurezza relativi all'età, al comportamento dei bambini e alle regole di utilizzo delle sostanze chimiche. Oltre a rispondere a requisiti particolari di sicurezza, relativi alle proprietà fisiche, meccaniche, elettriche e chimiche, alla loro infiammabilità, all'igiene e alla radioattività. Sui prodotti sono, inoltre, riportate le avvertenze sulle condizioni e le restrizioni d'uso appropriate.
Gli operatori economici sono responsabili della conformità dei prodotti, in funzione del ruolo all'interno della filiera produttiva. Il fabbricante verifica che i suoi prodotti rispettino i requisiti essenziali e particolari di sicurezza. L'importatore e il distributore verificano la conformità dei prodotti prima di immetterli sul mercato e, qualora riscontri la non conformità, adotterà le necessarie misure correttive o ritirerà il prodotto dal mercato. Mentre gli Stati membri assicurano la vigilanza del mercato.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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