La Lettonia è il 18° Paese dell'eurozona
Con l'ingresso del Paese baltico, salgono a 333 milioni gli europei che condividono la stessa valuta, un notevole successo per l'area euro e l'Unione europea. Come ha affermato il Presidente della Commissione José Manuel Barroso, l'eurozona dimostra di essere stabile, attrattiva e aperta a nuovi membri.
Sulla base delle esperienze degli altri Paesi che già usano l'euro, le autorità lettoni vigileranno sulla corretta applicazione del tasso di cambio. Il Centro lettone per la protezione dei consumatori effettuerà ispezioni quotidiane per monitorare il rispetto del tasso di cambio ufficiale di 0,702804 lat per euro nella conversione dei prezzi, che dovranno essere mostrati i entrambe le divise fino al 30 giugno 2014. Il Centro avrà anche la possibilità di imporre multe e inserire i nomi delle imprese che non rispettano le regole in una "lista nera", accessibile pubblicamente.
Il periodo di transizione in cui il lat e l'euro vivranno fianco a fianco sarà di due settimane, un tempo relativamente breve ma sufficiente per completare il passaggio. Secondo un sondaggio della Commissione europea, già due giorni prima della conversione il 52% dei lettoni possedeva banconote in euro e il 64% monete, acquisiti prevalentemente durante viaggi all'estero o acquistati in banca. Inoltre, già a dicembre, le monete erano state rese disponibili alla popolazione e ai commercianti attraverso veri e propri "kit per principianti".
Per via delle festività di Capodanno, gli scambi commerciali nei primi due giorni di transizione sono stati più bassi del solito. La maggior parte dei clienti il 2 gennaio ha usato ancora i lat per pagare. Tuttavia, già il 4 gennaio, 2/3 dei pagamenti in contanti erano effettuati in euro, il 95% dei clienti degli esercizi commerciali riceveva il proprio resto in euro e un terzo dei lettoni intervistati rivelava di avere ormai solo questa valuta nel portafogli. Dati incoraggianti che prefigurano un veloce ritiro di tutti i lat dalla circolazione.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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