Quadro unionale di valutazione della mobilità giovanile
Il Quadro di valutazione fa parte della risposta della Commissione europea all'invito, formulato dagli Stati membri, ad eliminare gli ostacoli che rendono difficile seguire un corso di studi e una formazione all'estero, e rientra nelle iniziative volte a contrastare la crescente disoccupazione giovanile.
Tale Quadro abbraccia tutti i 28 Stati membri dell'Ue, nonché Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Turchia, e si concentra su cinque fattori considerati essenziali per la scelta e la motivazione dei giovani di studiare o formarsi all'estero.
La Germania, il Belgio, la Spagna, la Francia e l'Italia offrono il più ampio sostegno informativo e di orientamento agli studenti che decidono di studiare all'estero. Le strutture di informazione sono, al contrario, meno sviluppate in Bulgaria, Grecia, Slovenia e Cipro.
Le borse di studio e i sussidi che agevolano l'onere finanziario a carico degli studenti sono portabili nelle Fiandre e nel cantone germanofono del Belgio, a Cipro, nel Lussemburgo, in Slovenia, in Finlandia e in Svezia. Per contro, i sistemi di sostegno economico sono più restrittivi nella regione vallona del Belgio, in Bulgaria, nella Repubblica ceca, in Grecia, Croazia, Lituania, Romania e Slovacchia. La portabilità dei sussidi agli studenti consente di ricevere borse di studio e prestiti in un altro paese alle stesse condizioni che in patria.
La possibilità di frequentare corsi per l'apprendimento di una lingua straniera, spesso fattore discriminante nella decisione di studiare all'estero, è tenuta in alta considerazione a Cipro, in Lussemburgo e nel cantone germanofono del Belgio, mentre l'Irlanda, il Regno Unito e la Scozia non prevedono un insegnamento obbligatorio di lingue straniere nelle scuole.
Di fondamentale importanza nella scelta di compiere i propri studi altrove, vi è il riconoscimento di tale formazione nel Paese d'origine. La Germania, il Belgio e la Spagna compiono notevoli sforzi per monitorare l'uso del Sistema europeo di trasferimento dei crediti (ECTS) e del Supplemento al diploma, ma la maggior parte dei Paesi pongono ben poca attenzione a questo aspetto.
In ultimo, alcuni Stati come il Belgio, la Germania, l'Italia e l'Austria spiccano per il fatto di disporre sistemi di sostegno finanziario a favore dei giovani provenienti da contesti economicamente svantaggiati.
Dal quadro emerge che tali fattori variano notevolmente tra gli Stati membri e che nessun Paese raggiunge ancora un punteggio elevato in tutte le voci del proprio "contesto di mobilità".
Il prossimo monitoraggio avrà luogo nel 2015.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea