Sì del Parlamento europeo su diritti dei passeggeri aerei
Se la proposta dovesse essere approvata definitivamente, le nuove regole introdurrebbero innanzitutto l'obbligo esplicito di informare il prima possibile, e al massimo 30 minuti dopo l'ora prevista per la partenza, i passeggeri in merito al ritardo o alla cancellazione del volo. In più, la proposta rafforza il diritto a ricevere adeguata assistenza, obbligatoria già dopo due ore di ritardo, indipendentemente dalla distanza del volo.
Se la compagnia aerea non sarà in grado di garantire un volo entro 8 ore tramite i propri servizi, dovrà predisporre l'imbarco su un volo alternativo effettuato da altre compagnie aeree o il proseguimento del viaggio con altri mezzi di trasporto.
Inoltre, la proposta di regolamento obbliga le compagnie al risarcimento dei disagi dovuti a ritardi, cancellazioni e smarrimento dei bagagli. Le cosiddette "circostanze eccezionali", in cui i vettori aerei non sono tenuti a risarcire i passeggeri, non ben definite nel regolamento in vigore, sono ora esplicitate in una lista esaustiva: ad esempio, le calamità naturali o gli scioperi dei controllori di volo sono considerati eccezionali, mentre non lo sono i problemi tecnici dell'aeromobile.
Viene altresì introdotto un limite temporale entro cui devono essere risolte le richieste di risarcimento: la conferma di ricezione della pratica dev'essere fornita entro una settimana e una risposta deve essere data entro due mesi. Il Parlamento ha proposto addizionalmente che la Commissione europea predisponga un modulo comune per i reclami.
Infine, le autorità nazionali ed europee avranno più poteri sulle compagnie aeree, con possibilità di sanzioni maggiori, e più stringenti obblighi di controllo e monitoraggio delle stesse.
Con questa nuova normativa, l'Ue intende tutelare le necessità dei passeggeri, che spesso vedono i propri viaggi trasformarsi in lunghe attese negli aeroporti, i propri bagagli venire smarriti e i propri reclami non ricevere risposte.
La proposta legislativa intende migliorare il regime basato finora sul Regolamento CE n. 261/20041 del febbraio 2005, che istituisce livelli minimi di assistenza e di risarcimento per i passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato. L'applicazione delle regole dell'UE in materia di diritti dei passeggeri è migliorata negli anni successivi all'entrata in vigore del regolamento; tuttavia, la Commissione ha avvertito nel 2013 la necessità di aggiornare la legislazione per garantire un'adeguata applicazione dei diritti dei passeggeri. Sebbene le norme dell'UE stabiliscano solidi diritti, i viaggiatori possono avere difficoltà a farli valere e vivono con frustrazione la loro mancata applicazione da parte delle compagnie. Le istituzioni europee ritengono che i diritti dei passeggeri non possano esistere solo sulla carta. Devono concretizzarsi in soluzioni efficienti nei momenti di crisi, affinché i disagi dei viaggiatori siano ridotti al minimo.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea