Il Teatro La Fenice entra in Confindustria
118 recite d’opera nella stagione 2012-2013, 5 di balletto, 29 concerti sinfonici dell’Orchestra del Teatro La Fenice, 198 altre manifestazioni in sede e fuori sede, per un totale di 350 spettacoli complessivi: ecco alcuni dei numeri che fanno della Fenice di Venezia il primo teatro per produzione in Italia.
Questa condivisione d’intenti tra Fenice e Confindustria non fa che rinsaldare l’idea che la cultura a Venezia sia da considerare una delle leve industriali primarie per il rilancio economico della città e dell’intera provincia.
L’offerta culturale a Venezia è infatti in grado di generare ritorni di business che pochi altri settori riescono ad eguagliare. È grazie al prestigio di manifestazioni come quelle progettate e realizzate dalla Fenice, che ogni anno Venezia può vantare il primato di “capitale” del turismo e della cultura italiana.
«Quando nuove aziende decidono di entrare a far parte di Confindustria, diventandone socie, è sempre un momento importante - dichiara Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Venezia - che ti spinge a guardare al futuro con rinnovato impegno e ad allargare visioni e strategie. Quando poi ad associarsi è una società di grande prestigio culturale come il Teatro La Fenice, la soddisfazione è doppia perché aumenta la consapevolezza che il nuovo ingresso accrescerà il valore, il lavoro e la voce di tutta l’Associazione. Che la cultura sia motore di sviluppo è ormai un fatto assodato, dove per "sviluppo" si intende non una nozione meramente economicistica, ma anche la capacità di valorizzare i saperi e di guidare il cambiamento».
Nelle parole di Cristiano Chiarot, sovrintendente della Fondazione Teatro La Fenice, «la Fenice è uno dei teatri d’opera più famosi nel mondo, che rappresenta al massimo grado la tradizione della musica d’arte occidentale; ma allo stesso tempo, soprattutto nella filosofia degli ultimi anni, è una grande impresa culturale, che ha tra i suoi obiettivi prioritari la produttività e una rigorosa attenzione ai bilanci. Superando l’idea che la musica e la cultura possano esistere solo come realtà protette e collocate al di fuori del mercato, il Teatro intende sempre più proporsi come soggetto autonomo e virtuoso, senza rinunciare alla qualità della propria offerta, e anzi incrementandola anche attraverso strategie di contenimento dei costi e valorizzazione delle risorse, unico argine alla difficile situazione generale, che vede i finanziamenti pubblici e privati restringersi progressivamente. In quest’ottica l’adesione a Confindustria Venezia è un passaggio naturale e quasi necessario, nella convinzione che il mondo dell’arte e quello dell’imprenditoria debbano sempre maggiormente intrecciarsi e collaborare».
Fonte: Confindustria Venezia