La formula del successo? Sta nelle tre c: “Creatività, competenza e continuità, da parte di tutte le risorse umane che partecipano al progetto”. Lo ha affermato Giorgio Simonetto, Presidente di “Veneto Innovazione”, nel commentare il primato europeo raggiunto dalla Regione Veneto con il progetto e.cluster, realizzato appunto da Veneto Innovazione, i cui risultati sono stati presentati al VEGA – Parco Scientifico e Tecnologico di Marghera.

E.cluster è un progetto innovativo per i distretti di imprese, organizzate in reti, con lo scopo di evolvere il modello veneto, centrato sul distretto industriale classico, fino a renderlo vincitore delle continue sfide imposte dalla globalizzazione.

All’inizio è stato definito un modello per far evolvere la collaborazione di imprese con l’obiettivo di favorire la loro competitività; quindi, si è passati dalla teoria alla pratica: è stata avviata una fase di sperimentazione su “casi aziendali”, in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Direzione Aziendale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e con il Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali dell’Università di Padova.

Le aziende prescelte per il progetto sono: medio-piccole, appartenenti al settore manifatturiero e fortemente radicate nel territorio, ma volte a rendere internazionale la propria attività; in pratica, l’identikit dell’impresa veneta-tipo.

E che il modello veneto sia vincente, ne è ulteriore conferma, appunto, il successo del progetto e.cluster, che ha ricevuto il punteggio più alto tra i 18 progetti in lizza, proposti dalle regioni europee più avanzate aderenti alla rete Erik (European Regions Knowledge based Innovation Network).

Soddisfazione, unita però alla consapevolezza di dover affrontare grandi sfide future, è stata espressa dall’Assessore alle Politiche dell’Economia della Regione Veneto, Fabio Gava. “Il progetto ci consente di entrare nell’elìte delle imprese europee e ci consente di avere un rapporto diretto con la Commissione Europea per le politiche dell’innovazione. Ora” ha aggiunto Gava “dovremo affrontare gli obiettivi di Lisbona, che sono durissimi, ma sono moderatamente ottimista, sia per la qualità dei servizi offerti finora, sia perché faremo tutti gli interventi economici possibili”.