Il futuro del 5G passa per l'Europa
Il 5G è una nuova tecnologia di rete e infrastrutture che permetterà di rispondere alla richiesta sempre crescente nell'uso delle comunicazioni tecnologiche, specialmente wireless, tra uomini e macchinari.
Il 5G non sarà semplicemente più veloce ma porterà a nuove funzionalità ed applicazioni con un alto riscontro economico e sociale.
Lo scorso anno, 50 milioni di euro sono stati investiti in progetti come METIS, 5GNOW, iJoin, TROPIC, Mobile Cloud Networking, COMBO, MOTO e PHYLAWS, che stanno attualmente lavorando alle strutture logistiche e funzionali di cui necessita il 5G.
Un passaggio cruciale si è verificato lo scorso dicembre quando la Commissione europea ha lanciato il programma per una collaborazione pubblica e privata proprio a proposito di questa innovazione. Gli investimenti europei ammontano a 700 milioni di euro mentre ci si aspetta che i finanziamenti dei privati raggiungano i 3,5 milioni di euro entro il 2020.
Questa iniziativa coraggiosa completa il recente pacchetto regolatore nel Telecommunications Single Markets che ha lo scopo di incoraggiare il mercato delle telecomunicazioni e l'industria di domani.
Entro il 2020 si assisterà infatti ad uno scambio dati trenta volte superiore rispetto a quello avvenuto nel 2010, ma non sarà lo stesso tipo di traffico a cui siamo abituati. L'utilizzo di internet non verrà incrementato esclusivamente dalla diffusione di tablet e smartphones ma anche grazie alla notevole crescita di macchinari e sensori il cui utilizzo si affida ad internet e che richiedono una tecnologia maggiormente efficiente per gestire il traffico dati.
Gli impieghi di questa nuova tecnologia e i campi in cui essa troverà applicazione saranno i più diversi.
In ambito medico, per esempio, si avrebbero risvolti impensabili in fatto di tele-operazioni, ovvero gli interventi effettuati su un paziente di Strasburgo ma con strumentazione comandata da una stanza di New York. O ancora, in ambito domestico, quando le nostre case disporranno di una strumentazione tecnologica che dovrà restare sempre in contatto. Non ultimo, quest'innovazione prevede un minor tempo di attesa nella risoluzione di problemi legati alla tecnologia.
Nel suo discorso del 24 febbraio, Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e Commissario dell'Agenda digitale, si è soffermata sull'importanza di rimuovere le barriere tra Stati membri. Una maggior apertura nell'ambito delle telecomunicazioni condurrebbe infatti ad una maggior competitività in campo mondiale con Paesi all'avanguardia quali Cina e Stati Uniti e avrebbe dei risvolti positivi sulla vita dei cittadini europei.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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