Biologico: Commissione UE propone nuove regole
Il mercato biologico europeo si è quadruplicato in termini di dimensioni negli ultimi 10 anni e le regole devono essere aggiornate in modo che il settore si possa sviluppare ulteriormente e soprattutto possa rispondere alle sfide future.
L'Italia, pur non comparendo tra i primi 5 Stati membri (Austria, Svezia, Estonia, Repubblica Ceca e Lettonia) che vantano la più ampia superficie a coltivazione biologica, ha conquistato la leadership in Europa per le esportazioni di prodotti biologici.
Inoltre, in un mercato che produce introiti per più di 19,7 miliardi di euro ed è in continua espansione, l'Italia mostra una curiosa propensione. L'Unione europea infatti, presa nel suo insieme, ci rivela che il 24% degli agricoltori impegnati nel settore biologico sono donne. L'Italia però, insieme alla Lettonia e alla Croazia, presenta dati ancor più incoraggianti per il genere femminile in questo campo perché mostra una percentuale che si aggira attorno al 30%.
L’agricoltura biologica combina le migliori pratiche ambientali, un elevato livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali e standard di produzione elevati basati su sostanze e processi naturali e, ancora, alimenta un mercato che risponde ad una domanda specifica dei consumatori, fornendo al tempo stesso beni di pubblica utilità in termini di tutela dell’ambiente, benessere degli animali e sviluppo rurale.
La proposta della Commissione europea si concentra su tre obiettivi principali: mantenere la fiducia dei consumatori, mantenere la fiducia del produttore e rendere più facile, per gli agricoltori, passare all'agricoltura biologica.
Allo stesso tempo, l'obiettivo è che l'agricoltura biologica rimanga fedele ai suoi principi e scopi, in modo che le esigenze del pubblico in termini di ambiente e qualità siano soddisfatte. La Commissione, proprio per questa ragione, propone quindi di rafforzare e armonizzare le norme, sia nell'Unione europea che per i prodotti importati, eliminando molte delle attuali eccezioni in termini di produzione e di controlli.
La proposta vuole inoltre rafforzare i controlli adottando un approccio basato sul rischio e mira a facilitare i piccoli agricoltori nel passaggio all'agricoltura biologica, introducendo per loro la possibilità di iscriversi ad un sistema di certificazione di gruppo.
Per aiutare gli agricoltori biologici, i produttori e i rivenditori ad adeguarsi ai cambiamenti delle politiche proposte e affrontare le sfide future, la Commissione ha inoltre approvato un piano d'azione sul futuro della produzione biologica in Europa.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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