Guida ai Luoghi Letterari dei Colli Euganei in tedesco
Edita da Touring Club Italiano in collaborazione con il Progetto Strategico del Turismo Padovano nell’ambito dell’asse Turismi Trasversali, e con il contributo della Camera di Commercio di Padova e di Confesercenti Padova, la guida offre ai turisti di lingua tedesca un ottimo spunto per visitare piccole perle del territorio ancora poco note, con suggerimenti per una conoscenza complessiva della zona.
Durante la presentazione si sono alternati gli interventi del Sindaco del Comune di Este Giancarlo Piva, del Vice Console Regionale TCI Mario Petrillo, di Gianernesto Zanin per la Camera di Commercio, Gianni Biasetto per il Parco Regionale Colli Euganei, del Direttore di Confesercenti Padova Maurizio Francescon e del Presidente di Turismo Padova Terme Euganee Ubaldo Lonardi.
Nell’occasione erano presenti 11 responsabili di House Organ di CRAL italiani, ospiti per un viaggio di informazione nel territorio padovano; nel corso del soggiorno hanno potuto visitare Este e Monselice con il Castello e il Museo Civico della Navigazione Fluviale di Battaglia Terme. La parte enogastronomica è stata dedicata alla rassegna “Autunno a Tavola” organizzata dall’Associazione Ristorantori Padovani, alla visita di aziende agricole e alla degustazione di prodotti tipici locali, grazie alla collaborazione del Consorzio di promozione Turistica Giotto e della Strada del Vino Colli Euganei.
L’iniziativa, promossa dal Progetto Strategico del Turismo Padovano nell’ambito dell’asse Turismi Trasversali, si rivolge a un target privilegiato come i decisori di viaggio, che durante i tre giorni potranno toccare con mano le potenzialità che il territorio custodisce. La scelta di promuovere prodotti “di nicchia” come i luoghi letterari, la navigazione, la medievalità e l’offerta enogastronomica ha lo scopo di recuperare, salvaguardare e valorizzare la memoria storica di un territorio e renderlo bacino di nuova utenza turistica.
LA GUIDA
Fonte d’ispirazione per generazioni di importanti scrittori, poeti ed artisti, la quieta ed incantevole bellezza dei Colli Euganei costituisce ancor oggi una delle principali attrattive della provincia di Padova. Dall’amor cortese dei trovatori provenzali, cantori della bellezza di Beatrice, all’atmosfera decadente di Bruce Chatwin, passando per gli echi romantici di Foscolo, Bayron e Shelley, un percorso suggestivo conduce alla scoperta di luoghi che fecero scaturire liriche e pensieri sublimi, pagine ineguagliabili dei classici più amati, lettere appassionate di poeti e scrittori romantici.
I 3 itinerari della guida, alternando le indicazioni di percorso e la descrizione dei siti visitati con le citazioni di brani letterari, creano un suggestivo “puzzle sentimentale” e si articolano in altrettanti percorsi tematici:
- Da Este al Venda, tra isole in fiore
- Memorie petrarchesche nel cuore degli Euganei
- Romanticismo tra borghi, ville, e abbazie.
Il percorso da Este al Venda tocca i resti medievali del Castello di Este, luogo di ispirazione di giullari e trovatori provenzali e della pianura padana, che celebravano la bellezza e la grazia di Beatrice d’Este. Basta fare pochi passi per passare dagli echi decadenti e raminghi di un giovane e non ancora famoso Bruce Chatwin (Villa Albrizzi) allo splendore della corte cinquecentesca di Alvise Cornaro e del grande commediografo padovano Ruzante (Via dei Cappuccini); o ancora oltre, su uno splendido poggio, per immergersi nell’atmosfera romantica dei versi di Byron e Shelley (Villa Byron o “dei Cappuccini”). Proseguendo si sale sul Monte Gèmola, dominato dall’incantevole Villa Beatrice e si raggiungono le pendici del Venda. Nel Cinquecento lo cantò Ruzante e qui il grande poeta Shelley trovò ispirazione per i Versi scritti fra i Colli Euganei.
Memorie petrarchesche si possono assaporare nel borgo medievale di Arquà, nel cui cuore si trova la casa del grande cantore di Laura. “…Penso proprio che di lì non vorresti mai più andartene”, scriveva il Petrarca della sua amatissima dimora, che ospita il museo e conserva ancora lo studiolo del Poeta. A Monselice il legame tra la città e la letteratura resta ancora forte: da Villa Duodo al Mastio Federiciano la suggestione letteraria prende i toni visionari di Anton Francesco Doni, bizzarro scrittore fiorentino, che scrisse spesso dalla Rocca e sulla Rocca. Dal colle al monte Ricco il passo è breve: qui l’ambiente naturale conserva ancora una straordinaria varietà e vitalità, che conserva quel potere rigenerante che ispirò numerosi poeti e scrittori.
Un altro itinerario dalle tinte romantiche ha inizio a Selvazzano, alle porte di Padova, nella villa che fu dell’abate Melchiorre Cesarotti, ritiro campestre dove ospitò Ippolito Pindemonte, Vittorio Alfieri, Madame de Staël e Isabella Teotochi Albrizzi e, probabilmente, anche da Ugo Foscolo.
A villa Foscolo, poi il poeta diciottenne soggiornò e dove ambientò il dramma di Jacopo Ortis. L’abbazia di Praglia, oasi di pace fondata dell’XI secolo dai benedettini, fece invece il suo ingresso nella letteratura grazie ad Antonio Fogazzaro, con le atmosfere decadenti del romanzo Piccolo mondo moderno .
Passando per Luvigliano, vero e proprio crocevia di letterati come Francesco Algarotti, Giuseppe Barbieri, Niccolò Tommaseo e Jacopo Facciolati, fra il Settecento e l’Ottocento, e per Torreglia, nell’incantevole cornice dei Colli Euganei, l’ultima tappa è la vetta del Monte Rua, che fu meta di numerosi scrittori alla ricerca di spiritualità e di pace, come si legge nei versi di Diego Valeri: “Una pace ch’è, anch’essa, poesia, e, forse, la più pura e la più vera”.
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