Fare sistema per migliorare l’accoglienza ai turisti
Di qui l’obbligo all’utilizzo del web e dei social media per sviluppare strategie promozionali moderne, capaci di captare nuovi utenti, italiani e stranieri. Le 20mila aziende agrituristiche della Penisola possono continuare a crescere se continueranno a innovarsi mantenendo saldo il loro rapporto con il territorio e con l’ambiente. Le richieste dei turisti stranieri non a caso si stanno spostando sempre di più verso strutture capaci di garantire tranquillità e sostenibilità nell’interazione con il paesaggio. L’utenza italiana, invece, è più di tipo familiare, pertanto orientata verso agriturismi con varie proposte, dal cibo ai divertimenti per i più piccoli.
Il panorama attuale delle strutture agrituristiche italiane è molto variegato e, come altri comparti, risente dell’eccessiva frammentazione dovuta anche alla presenza di leggi regionali molto diverse una dall’altra e talvolta non aggiornate alle esigenze attuali del settore.
Analogamente manca una strategia nazionale turistica per promuovere il brand Italia nel mondo facendo leva sulle peculiarità del turismo rurale.
“Siamo ancora incapaci – ha affermato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - di investire nel futuro. Possiamo farlo se agevolati da politiche nazionali dettate dal buon senso e non dalla burocrazia”.
“Con questo Forum siamo ripartiti con entusiasmo e con fiducia – ha affermato il presidente di Agriturist Cosimo Melacca -. Torniamo a casa arricchiti professionalmente e umanamente. Il nostro è un percorso continuo sui binari dell’accoglienza e della condivisione”. “L’agriturismo può giocare un ruolo di primo piano anche nei prossimi appuntamenti che attendono l’Italia, come l’Expo, ma - ha concluso Melacca - dobbiamo fare rete, ragionare in termini di un sistema moderno e dinamico. Dobbiamo crescere e lo vogliamo fare tutti insieme, partendo dalla nostra identità e rafforzandola”.
Fonte Confagricoltura