Con lo scopo di trasformare i negoziati con gli USA nelle trattative commerciali più aperte e più trasparenti mai condotte, la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sulla protezione degli investitori e sulla risoluzione delle controversie investitore-Stato (ISDS) nel contesto della Partnership transatlantica per il commercio e gli investimenti (TTIP).

La consultazione pubblica della Commissione avverrà esclusivamente online. Il questionario tocca circa dodici ambiti d'interesse, compreso il diritto a regolamentare, un trattamento leale ed equo degli investitori nonché la trasparenza del sistema ISDS. Vi è inoltre un quesito aperto che consente di formulare commenti d'ordine più generale.

Oltre a una spiegazione generale della protezione degli investimenti e dell'ISDS e del modo in cui la Commissione intende migliorare la situazione, ciascuna domanda è corredata di una spiegazione della problematica che affronta, della situazione vigente in forza degli accordi già esistenti in materia d'investimenti e dei miglioramenti che l'Unione europea intende proporre nell'ambito della TTIP.

La consultazione pubblica durerà 90 giorni a decorrere dal momento in cui l'ultima traduzione in una lingua ufficiale dell'UE del "testo della consultazione" sarà messa online. Questo per assicurare parità di trattamento tra tutti i cittadini europei interessati a rispondere alla consultazione.

L'obiettivo di questo esercizio è quello di meglio definire l'approccio dell'Unione europea in tema di protezione degli investitori e di ISDS, offrendo a tutti gli stakeholder l'opportunità di esprimere le loro riflessioni e far sì che la situazione, per quanto concerne la protezione degli investitori nell'ambito della TTIP e dei futuri accordi d'investimento sottoscritti dall'UE, sia molto più chiara rispetto a quanto avviene nel contesto dei più di 3 mila accordi sugli investimenti attualmente in vigore in tutto il mondo.

La Commissione intende inoltre rendere l'ISDS da inserire nella TTIP più trasparente e affidabile rispetto alla prassi esistente. Lo stesso intento varrà anche per gli altri accordi in tema d'investimenti che l'Unione europea sottoscriverà in futuro con Paesi non membri.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea