Diritti dei minori: consultazione pubblica Commissione Ue
Lo scopo è aiutare gli Stati membri a sviluppare sistemi di protezione dei minori integrati e efficaci. I contributi della consultazione confluiranno negli orientamenti con cui l'UE informerà sulla legislazione e sulle politiche dell'UE in materia. La consultazione permetterà di verificare se l'UE può sostenere i sistemi nazionali di protezione dei minori e individuerà le buone pratiche in quest'ambito in contesti transfrontalieri e nazionali.
La consultazione online è aperta fino al 3 luglio a tutti i cittadini e a tutte le organizzazioni che si occupano di protezione di bambini e ragazzi.
"È responsabilità dell'Unione europea proteggere i cittadini più vulnerabili. Oggi, tre anni dopo la presentazione del programma UE per i diritti dei minori, i fatti parlano: la Commissione ha adottato norme per tutelare meglio i minori vittime di reati o indagati in procedimenti penali. Abbiamo attivato in tutta Europa il numero verde per i minori scomparsi e offerto formazione a tutori e autorità pubbliche che operano a stretto contatto con i minori non accompagnati.
È giunto il momento di cambiare marcia e di fare in modo che tutte le politiche europee e nazionali sostengano sistemi di protezione a misura di minore", ha dichiarato Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria per la giustizia. "Questi sistemi saranno in grado di aiutare i minori solo se potranno assicurare la collaborazione di tutti coloro che operano a contatto con bambini e ragazzi – nel campo dell'istruzione, della salute, dello Stato sociale, della giustizia, della società civile e della collettività – per creare un ambiente protettivo. È proprio questo lo scopo della consultazione che apriamo oggi: agire sempre e innanzitutto nell'interesse del minore."
Nell'UE i sistemi di protezione dei minori competono principalmente agli Stati membri. L'Unione ha però il mandato di definire norme comuni nei settori che chiamano in gioco i loro diritti: procedimenti penali, libera circolazione all'interno dell'UE, richieste di asilo o tratta di esseri umani.
L'UE può essere determinante anche quando la sicurezza di un minore coinvolge due o più paesi, ad esempio quando un minore non accompagnato si sposta da un paese all'altro o quando un minore scompare. La consultazione della Commissione su come migliorare i sistemi nazionali di protezione dei minori va di pari passo con il bilancio dei progressi realizzati dal Programma UE per i diritti dei minori, adottato a febbraio 2011 (IP/11/156).
A distanza di tre anni la Commissione è riuscita a realizzare le 11 azioni prioritarie del programma in una serie di ambiti: giustizia a misura di minore, protezione dei minori vulnerabili, difesa dei minori dalle violenze e partecipazione dei minori. Grazie all'impulso della Commissione, tutte queste misure sono attualmente in corso (cfr. allegato 1).
I contributi raccolti tramite la consultazione lanciata oggi sui sistemi di protezione dei minori permetteranno all'UE di fornire agli Stati membri, entro la fine del 2014, orientamenti in materia, basandosi sui risultati conseguiti nell'attuazione del programma UE per i diritti dei minori. Gli orientamenti passeranno in rassegna gli strumenti dell'UE che possono incidere sulla tutela dei diritti dei minori e daranno indicazioni su come i sistemi nazionali di protezione possono sfruttarli meglio.
Come previsto dalla convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, in particolare l'articolo 19 (diritto alla tutela contro ogni forma di violenza), saranno prese in considerazione tutte le forme di violenza.
Contesto
Nell'UE un minore su quattro vive in condizioni di povertà e corre notevoli rischi; ogni giorno fino a un quarto dei richiedenti asilo è costituito da minori; ogni anno vengono denunciati 250 000 casi di bambini e ragazzi scomparsi; il 15% delle vittime identificate della tratta di esseri umani è costituito da minori e più di un milione di bambini e adolescenti in Europa vive in strutture di accoglienza.
Fonte: Commissione europea
nella foto Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria per la giustizia
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