Salute e sicurezza lavoro: accordo Commissione europea e ONU
Il Commissario europeo per l'Impiego, Affari Sociali e Inclusione László Andor, e il Direttore Generale dell'ILO Guy Ryder, hanno concordato circa la necessità di rafforzare la collaborazione nell'area della salute e sicurezza a lavoro come mezzo per stimolare la sinergia e promuovere la coerenza nel modo in cui le sfide in merito a queste aree sono affrontate a livello internazionale.
L'accordo è stato preso in occasione di una conferenza tenutasi a Bruxelles sulle condizioni lavorative nel mondo. I dati più recenti indicano che in tutto il mondo ogni 15 secondi un lavoratore muore per incidenti o malattie relativi al lavoro.
In sede della conferenza sono stati anche presentati i sondaggi dell'ultimo Eurobarometro sulla situazione lavorativa degli europei. Dalle statistiche si evince che il 57% degli europei ritengono che le condizioni lavorative del proprio paese siano deteriorate negli ultimi 5 anni, mentre il 77% si considera comunque soddisfatto delle proprie condizioni sul posto di lavoro.
Il sondaggio ha rivelato anche grandi disparità tra gli stati membri, con percentuali di soddisfazioni che oscillano tra il 94% della Danimarca e il 38% della Grecia.
La situazione dell'Italia si situa tra la fascia di paesi con la percezione più negativa al riguardo, con l'85% degli italiani che ritengono che la situazione lavorativa sia peggiorata negli ultimi anni, il 73% che ritiene le condizioni lavorative in Italia in maniera negativa. Tuttavia, secondo le domande del sondaggio, non sono gli orari lavorativi o l'equilibrio tra vita privata e vita lavorativa a determinare questa negatività, quanto una cattiva comunicazione sul posto di lavoro ed esclusione dai processi decisionali aziendali.
I dati sono positivi per quanto riguarda la sicurezza e salute sul lavoro, con l'86% degli italiani che dichiara esserne soddisfatto, mentre lo stress è menzionato come il principale fattore di rischio di salute sul lavoro.
Il piano di collaborazione con l'ILO prevede il mutuo sostegno delle attività, la condivisione di un approccio preventivo per far fronte ai rischi di malattie sul lavoro e la necessità di sinergia tra istituzioni e settore privato per la stesura di politiche e programmi.
L'Unione europea fa inoltre affidamento sulle sue politiche e legislazioni che mirano a rilanciare l'occupazione, stabilire standard minimi delle leggi sul lavoro, in particolar modo in materia di sicurezza e sanità. In questo senso, diversi sono gli organismi con cui la Commissione europea collabora costantemente e dispone inoltre di comitati nazionali che si occupano di monitorare e sviluppare la legislazione europea in materia di sicurezza e sanità sul posto di lavoro.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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