Libertà di espressione: l'impegno dell'Unione
Quattro progetti speciali, lanciati all'inizio del 2014, hanno ricevuto 800 mila euro. Questi progetti contribuiscono fortemente alla protezione della libertà di espressione, così come garantito dal Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, e dei media in quanto guardiani della democrazia.
Tra i progetti, quello del Centro del Pluralismo e Libertà nei Media dell'Istituto Universitario Europeo e dell'Università Centrale Europea, volto a rafforzare il giornalismo in Europa. Il programma si dedicherà principalmente a sostenere quei giornalisti che vivono in situazioni dove la libertà di stampa è violata o minacciata. Il centro sta sviluppando una rete internazionale di avvocati che si occupano di media per fornire un servizio informativo e difensivo. Inoltre, sarà istituito un database pubblico per raccogliere le violazioni della libertà di stampa, le leggi nazionali, le politiche e i casi giuridici.
Il secondo progetto, coordinato dall'Istituto Internazionale della Stampa, fornisce assistenza legale, teorica e pratica ai giornalisti per la diffamazione. L'obiettivo generale è quello di creare un ambiente positivo che rispetti il ruolo dei media nella società, assicurandosi che le vittime di copertura mediatica falsa o fuorviante ricevano gli adeguati strumenti per difendere la loro reputazione.
L'Indica della Censura è il terzo progetto, gestito direttamente dalla Commissione. Il progetto si concentra principalmente sul mappare le violazioni della libertà e pluralità di espressione negli Stati membri e stati candidati.
Il quarto progetto, ossia la Rete per la Sicurezza dei Giornalisti Europei, monitora, verifica e documenta la libertà di stampa in Italia, Europa Sud Orientale e Turchia. Il progetto lancerà una piattaforma di crowd-sourcing per sostenere questa attività.
All'interno di quest'ultimo progetto, il portale Ossigeno Informazione si occupa di osservare i casi di giornalisti minacciati in Italia, ed è sostenuto anche dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) e dall'Ordine dei Giornalisti.
L'Unione europea, da sempre sostenitrice della libertà di espressione come un valore essenziale di una società democratica, è impegnata nel proteggere il rispetto di questo diritto, indicato all'Articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali e nell'Articolo 10 della Convenzione europea per la protezione dei diritti umani e libertà fondamentali.
In parallelo ai quattro progetti, la Commissione sostiene l'attuazione del progetto pilota Monitoraggio Pluralismo nei Media (MPM) del Centro del Pluralismo e la Libertà Mediatica e l'Istituto Universitario Europeo. Ad oggi, il progetto è partito in 9 paesi come progetto pilota (Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Francia, Grecia, Ungheria, Italia e Gran Bretagna) ed è ancora in fase di svolgimento.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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