La Provincia di Prato è ricca di attrattive storiche, legate al Rinascimento italiano, di peculiarità gastronomiche e architettoniche. Ma spesso è dimenticata, perchè offuscata dalla capitale della lingua italiana, e capoluogo della Toscana che è Firenze. Ecco dunque che l'Amministrazione provinciale pratese ha ideato il progetto "Sulla strada dei sapori". E devo confessare che ha aperto gli occhi anche a noi. Prima d'ora, Prato rappresentava soltanto uno dei cartelli che scorrono accanto all'autostrada, e le nostre mete erano quelle dei principali centri dell'arte e della cultura. Ma è stata sufficiente la guida della collega Marzia Morganti Tempestrini, pratese Doc, addetta stampa dell'enoteca italiana, per farci entrare nello scrigno davvero zeppo di curiosità e spunti di riflessione che è costituito da Prato e dal suo territorio. L'occasione più ghiotta è stata costituita dal tour dedicato ai giornalisti della Penisola, con l'obiettivo di presentare in anteprima il progetto, ma anche di far conoscere l bellezze della zona. Un tour intenso, come capita in questi casi, quando si va a conoscere aree nelle quali gli organizzatori degli incontri con la stampa hanno davvero l'imbarazzo di scegliere obiettivi e tappe di un percorso alla scoperta di nuove specificità del territorio. "Sulla strada dei sapori"-il gusto della storia, sarà, il 9 e il 16 dicembre, il 13 e il 20 gennaio, un corso di cucina che prevede nel contempo un giro turistico e degustazioni negli agriturismo dove avranno sede i corsi. Che sono l'archivio di Stato di Prato, la Tenuta di Capezzana, a Carmignano, la Villa Il mulinaccio, a Vaiano, la villa medicea La Ferdinanda ad Artimino, Carmignano. Si tratta di siti legati al periodo d'oro per la cultura e le arti italiane. L'archivio di Stato ha sede nella casa trecentesca del mercante Francesco Datini. Della villa Il Mulinaccio, il cuore dell'evento sarà il cucinone del '500, nel quale abbiamo assaggiato assieme al sindaco di Vaiano, Annalisa Marchi, i sapori di una cena secondo le ricette dell'abate Agnolo Fiorenzuola, noto per le sue trasgressioni …anche enogastronomiche. Ecco il menù. Assaggio di tartufi di Caldana, schiacciata secca, vino aromatico alla frutta. Maccheroncelli di polenta dolce e porrata (succulente lasagne di porri). Stufato di manza calvanina (una razza bovinide autoctona che sarà valorizzata) con corona di bietole e cavolfiore saltato all'olio. Pere campane allo sciroppo, fiori di frutta, corolla di cotognata o di pera, cestella alla cioccolata, gambi di peschine ripiene. Ed ecco sul nostro percorso la sontuosa villa medicea La Ferdinanda, di Artimino,della quale le piaggerie, le residenze dei paggi, sono state trasformate in alloggi lussuosi. Da lì a Montemurlo, per un tuffo nella toscana equestre all'agriturismo La Querce, uno degli allevamenti più noti per i cavalli da corsa nazionali. Per ammirare l'antico edificio già cascinale, che ha conservato l'acquedotto rinascimentale, "l'hortus conclusus", riproduzione di un orto dedicato alle erbe officinali come la santoreggia, il timo, la menta. Ma soprattutto, dopo avere visitato gli allevamenti con gli splendidi puledri, per conoscere la cucina innovativa del wine bar curata dal giovane chef Angelo Madonna. A fare gli onori di casa il titolare dell'agriturismo, Ottavio Carbone, il ristoratore Giuseppe Di Matteo, di origini siciliane, e il sindaco Pietro Garofalo, nato a Sacile (Pn). Sposata con il Pinot Nero rosato 2005 e il Carmignano riserva 2001 Piaggia. Altri momenti di studio della realtà pratese sono stati la vetrina del gusto a Palazzo Banci Buonamici, con pane e mortadella e i biscotti con le mandorle, la cena del benvenuto a Carmignano, con la cucina locale interpretata da tre chef giapponesi al ristorante Biagio Pignatta, La castagna e gli zuccherini, nella val Bisenzio, presso il centro visite della riserva Acquerino-Cantagallo, la polentina di Vernio, con la degustazione di polenta dolce, aringhe e baccalà, per una edizione speciale della Festa della polentina (o della miseria), la vetrina dell'agriturismo, ex Meucci, a cura della comunità montana Val Bisenzio, il gusto dell'archeologia e della storia,alla Badia di Vaiano, casa del Fiorenzuola, la tenuta di Bagnolo, con i vini dei marchesi Pancrazi. Ed è soltanto un …assaggio della realtà pratese.
Carlo Morandini