Le opportunità dell'innovazione nella Blue Economy
L’economia marittima nell’UE occupa più di 5 milioni di lavoratori in settori molto diversi come pesca, trasporti, biotecnologia marina ed energie rinnovabili offshore. Tra il 2007 e il 2013, l’UE, nell’ambito del settimo programma quadro, ha contribuito con una media di 350 milioni di Euro all’anno alla ricerca marina e marittima.
Una parte considerevole di questa ricerca viene effettuata anche attraverso i programmi degli Stati membri, come la Francia e la Germania che investono circa 300 milioni di euro all’anno. Secondo il nuovo programma Orizzonte 2020, la crescita blu è un “settore prioritario”, con un bilancio di 145 milioni di euro per il biennio 2014-2015 ed ulteriori possibilità di finanziamento in altri comparti del programma.
Alcuni esempi di ricerca marina finanziata dall'UE sono PERSEUS (contributo del bilancio UE di € 13.000.000) progetto di ricerca che valuta il duplice impatto delle attività umane e le pressioni naturali nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero.
Oltre a individuare le lacune nelle informazioni e nei dati, ha sviluppato due campagne scientifiche che monitorano le meduse e i rifiuti marini sulle spiagge; un altro progetto è PLANTPACK (contributo del bilancio UE di € 950.000) che coinvolge quattro PMI e mira a sviluppare un packaging alimentare eco-sostenibile a base di estratti di alghe e amido, che sarà applicato per carta e cartone in forma di spray.
Inoltre, il Centro comune di Ricerca della Commissione europea (JRC) sta fornendo sostegno alle politiche marine e marittime. Per ottimizzare la valutazione scientifica nel settore della pesca è necessario disporre di un insieme di dati riguardanti le attività delle flotte, le catture, gli stock ittici e il relativo impatto sull'ecosistema marino.
In quest'ottica il JRC definisce un quadro europeo razionale e coerente per la raccolta, la gestione e l'utilizzo di questi dati, che sono responsabilità degli Stati membri, e per la consulenza scientifica ai fini della politica comune della pesca.
Attraverso il nuovo "strumento di diffusione scientifica dei dati nel settore della pesca" del JRC la comunità scientifica, i responsabili politici e le autorità hanno accesso ai dati on-line della pesca che finora sono stati disponibili solo in forma aggregata e cartacea. In questo modo, i dati possono essere esplorati attraverso tabelle e grafici interattivi e possono essere scaricati in forma disaggregati per ulteriori analisi, in base alle esigenze specifiche dell'utente.
Il JRC partecipa anche alla metrologia europea per l'Osservazione della Terra e del Clima (MetEOC). In particolare, sostiene il processo di normazione europea sulla tracciabilità di radiometria per la misura a lungo termine delle variabili climatiche. Questa variabile è utilizzata per studiare gli ecosistemi marini e la loro risposta ai cambiamenti climatici.
I due terzi del nostro pianeta sono coperti da mari e oceani che, se gestiti in maniera responsabile, possono costituire fonti di cibo, farmaci ed energia proteggendo contemporaneamente gli ecosistemi per le generazioni future. Tuttavia, perché tutto ciò sia possibile è necessario disporre di maggiori conoscenze.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea