Energia: 750 milioni di euro per progetti di infrastrutture
Questi progetti saranno rivolti a risolvere problemi di sicurezza di rifornimento e l'isolamento energetico di alcuni degli Stati Membri. Contribuiranno inoltre al completamento di un mercato energetico interno europeo e l'integrazione di energie rinnovabili nella rete energetica. Ci si aspetta che i fondi europei accelerino gli investimenti nelle connessioni mancanti tra Stati membri facendo leva sulla necessità di fondi privati e pubblici.
All'interno del programma CEF, un totale di 5,85 miliardi di euro sarà allocato per i progetti di infrastrutture energetiche relativi al periodo 2014-2020. Per partecipare alle gare d'appalto il progetto deve essere incluso in una lista di "progetti d'interesse comune per la comunità".
La prima lista, approvata dalla Commissione europea nell'ottobre del 2013, consiste in 250 progetti di infrastrutture energetiche chiave che, quando completati, assicureranno benefici significativi per almeno due Stati membri, sosterranno la sicurezza di rifornimento, contribuiranno all'integrazione del mercato e competizione, oltre che ridurre le emissioni di CO2.
Tra questi progetti, quelli che riguardano da vicino l'Italia sono l'ITGI, il gasdotto che collegherà Turchia – Grecia e Italia, il TAP,il gasdotto che dalla Grecia raggiungerà l'Italia passando per l'Albania e per il Mar Adriatico, la ricostruzione dell'allaccio elettrico tra Lienz (Austria) e la regione del Veneto e la costruzione della nuova linea di connessione di circa 200 km tra Nauders (Austria) e la provincia di Milano.
Borse di studio saranno invece rivolte a finanziare percorsi di studio nel campo dell'energia e lavori di costruzione. Per essere idoneo, il progetto di lavoro deve rispettare alcuni criteri imprescindibili: la sua analisi di costi-benefici deve mostrare benefici significativi per il rifornimento, la solidarietà o l'innovazione tecnologica.
Il progetto deve essere stato allocato un costo trans-frontaliero da parte di una autorità nazionale competente o dall'Agenzia per la Cooperazione fra i Regolatori Nazionali dell'Energia (ACER). Secondo il suo piano imprenditoriale, il progetto non deve essere commercialmente realizzabile e quindi deve avvalersi dei fondi europei per andare avanti.
In generale, l'ammontare del sostegno europeo non può superare il 50% dei costi. In casi eccezionali, quando un progetto contribuisce significativamente alla sicurezza di rifornimento o a sostenere la solidarietà energetica tra Stati membri, il sostegno europeo può raggiungere il 75% dei costi.
Il termine ultimo per le candidature è stato stabilito per il 19 agosto 2014. La decisione finale riguardo all'allocazione di fondi da parte della Commissione sarà resa pubblica entro novembre 2014.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea