Dopo due mandati Michela Sfiligoi, di Cormons, ha ceduto a Sabina Maffei, azienda vinicola Plozner di Tauriano di Spilimbergo, la guida della delegazione regionale delle Donne del vino del Friuli Venezia Giulia. La Sfiligoi, presidente dal 2000, già presidente di Ersagricola, l'Azienda agricola sperimentale della Regione (sedi di Marianis – Palazzolo dello Stella, e Beano di Codroipo), ha dato un notevole impulso all'Associazione, della quale fanno parte un'ottantina tra viticoltrici, enologhe, ristoratrici, giornaliste. Ha ideato, assieme all'Assoenologi e alla Stampa Agricola del Friuli Venezia Giulia il premio "Carati d'autore", che si è svolto a Udine, Villanova di Farra d'Isonzo e Pordenone, riconoscimento ai personaggi meno noti al grande pubblico, distintisi tra gli enologi, le donne del vino, i ristoratori, gli sportivi, che abbiano saputo promuovere le tradizioni e le peculiarità della regione nel mondo. Numerosi corsi di cucina, degustazioni a Lignano Sabbiadoro abbinate anche a sfilate di moda a scopo benefico, due edizioni del ricettario edito a scopo benefico, degustazioni all'Hotel Sant Regis Grand a Roma. Assieme a una presenza attiva sulle principali problematiche della viticoltura, dell'enologia, dell'enogastronomia. Presenza che ora mantiene con il suo impegno alla Presidenza del consorzio DOC Isonzo. Impegno che assieme a quelli di lavoro, sempre nel settore vitivinicolo e anche all'estero, e familiari, l'ha motivata a cedere il testimone. Il suo successore è Sabina Maffei. "E' stata – commenta la Sfiligoi – la migliore esperienza pubblica che ho mai avuto e forse che avrò. Mantengo nel cuore i sorrisi o i volti allibiti delle colleghe ad alcune proposte di nuove iniziative. Ricordo con entusiasmo sei anni di meravigliosa esperienza, di crescita personale, di spirito di gruppo ritrovato, di tenerezze e affetto, di lavoro intenso e di grandi soddisfazioni". Ed ecco la neo presidente, descritta dalla Sfiligoi come "una ragazza di grandissime capacità organizzative, con una grande grinta e un carattere solare". La Maffei si occupa dell'azienda fondata dal nonno materno Lisio Plozner da quattro anni e mezzo. Prima ha fatto l'insegnante in Francia, valorizzando così la sua laurea in filologia romanza. Finchè decise di cambiare vita, e ritornare nell'azienda familiare, dove ha reimpostato il lavoro in campagna, avviato la ristrutturazione dell'azienda anche attraverso una migliore comunicazione e l'innovazione, creando due nuove linee di prodotto enologico presentate con nuove etichette e una bottiglia particolare. "Non mi è facile comprendere – spiega – perché nel mondo del vino non esista il senso dell'ironia. Per questo abbiamo realizzato etichette in formato fumettistico". Finora Sabina Maffei ha seguito la promozione dell'azienda Plozner in Italia. Ora penserà anche al mercato estero. "Sono entrata da pochi anni - spiega – nell'Associazione delle donne del vino. Mi è piaciuta subito, perché è raro trovare tanto spirito di collaborazione". "Donne con opinioni e storie così diverse tra loro - prosegue - che però riescono a costruire eventi importanti". La ricetta della Maffei per rilanciare il mondo enologico in un periodo di crisi come questo? "Occorre rilanciare il territorio" – afferma. "Serve - prosegue la Maffei -.che tutte le organizzazioni del settore lavorino assieme per questo obiettivo perché il territorio del vigneto del Friuli Venezia Giulia non è sufficientemente conosciuto nel mondo". Tra i programmi della neo presidente dell'Asocciazione, la ripresa dei corsi di cucina che hanno già ottenuto tanto successo, la quarta edizione del premio "Carati d'autore", con l'Assoenologi e l'ARGA FVG, la presenza delle Donne del vino alle grandi manifestazioni teatrali, luoghi di cultura dove far conoscere le nostre produzioni. E la partecipazione a eventi importanti, come appena accaduto a Trieste per la Barcolana.
Carlo Morandini