La Città di Venezia presenta “Sonnets in Babylon“ di Daniel Libeskind
Renzo Dubbini, curatore del Padiglione Venezia, afferma: “La città di Venezia è orgogliosa di presentare il nuovo lavoro di un teorico e professionista il cui lavoro, dalla sua prima apparizione alla Biennale del 1985, dove vinse il Leone D’Oro, ha ricevuto un importante riconoscimento internazionale. Sono curioso di vedere come il suo contributo approfondisca il tema della Biennale Architettura 2014 – i ‘ fundamentals’ in architettura.”
“Cerco sempre di mettermi in discussione nel costante tentativo di indagare più approfonditamente la natura dell’architettura”, dice Libeskind. “In questo progetto, usando una combinazione di disegno a mano, vetro e metallo, esploro le domande esistenziali dell’uomo contemporaneo e le questioni fondamentali dell’architettura: la forma sta scomparendo nella Techne, oppure è un’espressione permanente dell’essere umano?”
Un centinaio di disegni inediti di Libeskind, creati a mano con la china e una miscela di fondi di caffè color seppia, compongono l’elemento principale del Padiglione. La raccolta è serigrafata da Lasvit, produttore di vetri per architettura, utilizzando un processo ceramico su pannelli di vetro di grandi dimensioni, disposti lungo il muro concavo del Padiglione. Grazie a tecnologie d’avanguardia, i pannelli angolari di vetro sono fissati con piccole luci LED, a creare una parete con giochi di luce e trasparenza. I disegni raffigurano un esplosivo disgregamento di forme ambigue che alternativamente evocano favelas, città futuristiche, parti meccaniche, ma anche parti del corpo umano. Daniel Libeskind prolunga tali forme nello spazio espositivo attraverso strati di vetro traslucido, creando un ambiente percettivamente continuo.
All'ingresso del Padiglione, situato nei Giardini della Biennale di Venezia, è posta una scultura alta cinque metri e mezzo dalla forma asimmetrica, rivestita in ultracompact Dekton, materiale prodotto da Cosentino Group. La sua geometria si sviluppa lungo un asse asimmetrico, elemento fondamentale del disegno architettonico di Libeskind. L’architetto ha esplorato questo tratto tecnico in tutti i suoi disegni più importanti, a cominciare da Micromegas, fino a Chamberworks, e ora con i Sonnets in Babylon. Questa scultura a “X” servirà da punto d’inizio – l’incipit di una linea immaginaria che corre lungo i Sonnets e stabilisce un raccordo tra i loro mondi esplosi e collassanti.
Atelier Castagna Milano, la storica azienda automobilistica italiana, si occuperà della realizzazione di Sonnets in Babylon per Libeskind Design, la sede dello studio Daniel Libeskind dedicata al design, di base a Milano.
“Sonnets è un lavoro molto impegnativo, caratterizzato da una struttura in ferro, acciaio e legno; sono presenti più di cento pannelli di vetro ed enormi quantità di ferro e alluminio. Sin dall'inizio, è risultato più facile coinvolgere per il lavoro un’azienda automobilistica piuttosto che un’azienda costruttrice convenzionale, in grado di offrire la giusta esperienza e l’approccio necessario alla realizzazione dell’installazione”, dice Lev Libeskind, CEO di Libeskind Design.
L’intero progetto del padiglione Venezia di quest’anno è stato reso possibile grazie a un importante sostegno da parte di Rolex e vi hanno contribuito anche gli studenti di architettura dell’Università IUAV di Venezia con un progetto fotografico ispirato dalla città di Venezia che verrà esposto in una sala laterale del Padiglione, in dialogo con i Sonnets in Babylon. Hanno dato il proprio supporto tecnico Dekton by Cosentino e Novacolor, un grazie va anche a Lasvit e a all’Atelier Castagna Milano.
Fonte: Ufficio Stampa Padiglione Venezia
Per info: www.padiglionevenezia2014.it
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