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Ue, ambiente: migliora la qualità delle acque di balneazione

05/06/2014
Ue, ambiente: migliora la qualità delle acque di balneazioneNel 2013 l'acqua delle spiagge, dei fiumi e dei laghi europei è risultata di qualità elevata: oltre il 95% di queste zone risponde ai requisiti minimi richiesti dagli standard dell'Ue, lo rivela uno studio recente dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA).

A primeggiare sono Cipro e Lussemburgo, le cui zone di balneazione sono state valutate "eccellenti". A seguire troviamo Malta (99%), Croazia (95%) e Grecia (93%). Chiudono la classifica Estonia (6%), Paesi Bassi (5%), Belgio (4%), Francia (3%), Spagna (3%) e Irlanda (3%).

In Italia la percentuale di acque di qualità eccellente risulta addirittura superiore nel caso delle acque costiere (86,3%), dato particolarmente significativo se si considera che in Italia si trova oltre un terzo (34%) delle acque di balneazione costiere di tutta l’UE. Questi dati segnalano un miglioramento rispetto all'anno scorso e confermano la tendenza positiva in atto dal 1990, anno in cui si è iniziato a monitorare lo stato delle acque a norma della direttiva sulle acque di balneazione.

I risultati forniti dall'ultima relazione annuale sulle acque di balneazione dell'Agenzia europea dell'ambiente descrivono la qualità delle acque in oltre 22 mila siti di balneazione europei (spiagge, fiumi e laghi) nel corso dell'anno passato.

Le autorità locali procedono a controlli, prelevando alcuni campioni dalle spiagge in primavera e durante la stagione balneare. I gradi di valutazione vanno da «eccellenti» a «scarse», a seconda delle percentuali di due tipi di batteri riscontrate durante le analisi, e la cui presenza è indice di inquinamento da acque di scolo o da liquami di allevamento.

Secondo le dichiarazioni di Janez Potočnik, Commissario per l'Ambiente, "il trend positivo che vede il grado di qualità associato alle acque di balneazione europee in crescita è una buona notizia. Ma il vero obiettivo deve restare quello di continuare a garantire il completo controllo e trasparenza sia sullo stato di salute delle acque di balneazione, che su quello dell'acqua potabile e dei nostri ecosistemi acquatici".

La valutazione delle acque di balneazione non tiene conto dei rifiuti, dell'inquinamento e di altri aspetti che danneggiano l'ambiente naturale. Sebbene la maggior parte delle zone di balneazione sia sufficientemente pulita, la flora e la fauna nei nostri ecosistemi acquatici e terresti si trovano in una situazione preoccupante. Ad esempio, le concentrazioni di inquinanti sono ancora superiori, e i livelli delle acque inferiori, ai livelli naturali o sostenibili.

Le acque di balneazione in Europa devono, in ogni caso, conformarsi alle norme stabilite nella direttiva sulle acque di balneazione (Direttiva 2006/7/CE) che deve essere attuata entro il dicembre 2014.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea

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