Più trasparenza nei processi decisionali europei
La divulgazione dei documenti è avvenuta in seguito alla denuncia di un ricercatore tedesco, al quale era stato negato in un primo tempo l'accesso ai medesimi.
L'episodio risale al 2011, quando il ricercatore ha fatto richiesta alla Commissione per poter accedere ad alcuni documenti, tra cui bozze delle consultazioni e delle proposte di modifiche riguardo ad una regolamentazione recentemente sottoposta a discussione nell'ambito della politica comune europea per la pesca.
La Commissione ha solo concesso l'accesso parzialmente, argomentando che la divulgazione completa dei documenti avrebbe compromesso il processo decisionale.
Il ricercatore ha fatto appello al Mediatore europeo, che ha analizzato I documenti e concluso che le argomentazioni della Commissione non erano convincenti.
Secondo il Mediatore, le regole di trasparenza dell'Ue prevedono l'accesso completo quando le istituzioni operano all'interno della loro facoltà legislativa. Per di più, non ha giudicato "compromettente" la divulgazione di questi documenti ai fini del processo decisionale, aggiungendo che in un sistema democratico le opinioni divergenti dovrebbero essere discusse apertamente.
La Commissione, riconoscendo il principio di trasparenza come appartenente ai valori Ue, ha seguito le raccomandazioni indicate dal Mediatore europeo, rendendo disponibili tutti i documenti richiesti, ma soltanto dopo che un accordo riguardo alla regolamentazione era stato raggiunto nel Maggio 2013.
Ad oggi, molti dei documenti di lavoro della Commissione europea sono disponibili presso il sito internet ufficiale.
I cittadini europei hanno il diritto di sapere come le istituzioni preparano le decisioni, chi contribuisce a elaborarle, chi riceve finanziamenti dal bilancio dell'UE e quali documenti sono usati o prodotti per preparare e adottare gli atti giuridici.
Gli europei inoltre hanno il diritto di accedere a questi documenti e di esprimere il proprio parere, direttamente o indirettamente, mediante gli intermediari di rappresentanza.
Il Mediatore europeo è una figura alla quale si possono rivolgere denunce relative ai casi di cattiva amministrazione che coinvolgono istituzioni e organismi dell'Unione europea.
Possono sporgere denuncia al Mediatore europeo tutti i cittadini europei e i residenti in uno Stato membro. Possono inoltre sporgere denuncia al Mediatore le imprese, le associazioni e altri soggetti che abbiano sede legale nell'Unione europea.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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