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Innovazione e ricerca: cardini della crescita economica

18/06/2014
Innovazione e ricerca: cardini della crescita economicaLa Commissione europea ha rilasciato una comunicazione diretta agli Stati membri e ai cittadini europei riguardo all'importanza della ricerca e dell'innovazione (R&I) per il rilancio economico. La comunicazione giunge in seguito alla pubblicazione del Rapporto sullo Stato dell'Innovazione nell'Unione, che ripercorre i progressi nell'UE in termini di innovazione.

Oltre a elencare gli obiettivi raggiunti in questi ultimi 4 anni, la Commissione precisa che ci sono ancora molti passi da fare per un ottimale funzionamento del mercato unico, per dare spazio all'innovazione in un ambiente imprenditoriale e per attrarre investimenti nel campo delle tecnologie.

La Commissione ha anche sottolineato le opportunità di crescita del mercato interno UE; il più grande al mondo e sede di molte delle compagnie più innovative a livello globale. Avanzando proposte volte ad aiutare gli Stati membri a ottimizzare l’impatto dei loro bilanci in un momento in cui su molti paesi gravano ancora vincoli di spesa, la Commissione ha riaffermato l’importanza degli investimenti e delle riforme nel campo della ricerca e dell’innovazione per favorire la ripresa economica nell’Unione europea.

L’aumento degli investimenti in questo campo stimola la crescita; il miglioramento dell’efficienza e della qualità della spesa pubblica in questo campo è a sua volta fondamentale affinché l’Europa possa mantenere o conquistare la leadership in molti settori della conoscenza e nelle tecnologie chiave.

In particolare sono tre i settori nei quali la Commissione suggerisce di intervenire: sviluppo strategico della programmazione e del processo di elaborazione delle politiche; la qualità dei programmi di R&I, anche mediante la riduzione degli oneri amministrativi e uno stanziamento più competitivo dei finanziamenti; l'efficienza degli enti pubblici che svolgono attività di R&I, creando se necessario nuovi partenariati con le imprese del settore.

Alcuni Paesi in momenti di crisi tendono a trattenere le risorse, mentre è dimostrato che i paesi che hanno messo in gioco le loro possibilità per continuare a sostenere la ricerca e l'innovazione hanno reagito meglio alla crisi. Un invito perciò, quello della Commissione, a utilizzare sì le risorse disponibili, ma nel modo più strategico ed efficiente possibile.

Attualmente, con una spesa di R&I nel settore pubblico e in quello privato di poco superiore al 2% del PIL, l’UE è ancora molto indietro rispetto ad altri paesi come gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud. Incrementare la spesa di R&I portandola al 3% del PIL resta pertanto un obiettivo fondamentale per l’UE. La Commissione ha perciò esortato gli Stati membri a dare priorità alla R&I, in particolare a quelli che ancora risultano più arretrati in questo campo rispetto ad altri, ai fini di puntare ad un'armonizzazione all'interno dell'Unione.

L’innovazione rappresenta il fulcro della crescita economica e della competitività delle imprese e come tale costituisce l’elemento centrale della strategia Europa 2020 dell’UE. Le proposte fanno seguito alle raccomandazioni specifiche per paese del 2014, rivolte a una serie di Stati membri per invitarli a riformare le loro politiche di ricerca e innovazione.

Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea

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