Irrigazione: unanime riconoscimento al ruolo dell’ANBI
Aperta dagli interventi di mons. Mario Toso, segretario del Pontifico Consiglio di Giustizia e Pace e di Erasmo D’Angelis, capostruttura della neonata Unità di Missione contro il dissesto idrogeologico, l’assise, accanto alla “lectio magistralis” di Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale, ha goduto degli interventi di rappresentanti del Governo, tra cui il ministro delle politiche agricole alimentari forestali, Maurizio Martina; presenti anche i presidenti di Coldiretti (Moncalvo), Confagricoltura (Guidi), C.I.A. (Scanavino), Copagri (Verrascina).
“La Conferenza Nazionale Acque Irrigue per la crescita e il lavoro vuole essere un contributo dei consorzi di bonifica ad una fase politica, che vede il Governo impegnato in importanti riforme tese al rilancio del Paese ed il cui spirito permea da tempo il nostro agire, scandito da atti quali l’Intesa Stato-Regioni, la creazione e la diffusione del sistema irriguo esperto Irriframe, l’annuale redazione del Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico.”
E’ quanto ha dichiarato Massimo Gargano, presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), in apertura dei lavori della Conferenza.
“Partiamo da un assunto – aveva continuato Gargano - I consorzi di bonifica e di irrigazione sono elementi fondanti di un’agricoltura determinante per la crescita economica del Paese secondo un nuovo modello di sviluppo, che abbia il territorio al proprio centro.
Qualche dato: il brand “made in Italy” è il terzo al mondo per notorietà e quello agroalimentare ha segnato, nel 2013, un + 4,1% raggiungendo un giro d’affari di oltre 33 miliardi di euro; nei primi mesi del 2014, l’export delle Piccole Medie Imprese è anch’esso complessivamente cresciuto del 4,1%, ma il comparto agroalimentare segna una performance di + 5,6% con positive ricadute occupazionali a testimonianza della necessità di un modello di sviluppo originale del sistema Paese.
In questo sistema è evidente la centralità della risorsa idrica, chiamata oggi a fare i conti anche con i cambiamenti climatici e le nuove problematiche, che pongono: basti pensare al miliardo di dollari, stanziato dal Presidente Obama per rilanciare l’agricoltura in quella California, che era l’orto degli U.S.A. oppure alla guerra dell’acqua italo-svizzera per i rilasci dal lago Maggiore e per la cui soluzione ringraziamo il determinante impegno del Ministro per l’Ambiente, Galletti.
Oggi più che mai – continua il presidente A.N.B.I. - di fronte alla semplificazione dei livelli istituzionali con l’eliminazione di Province e Comunità Montane, i consorzi di bonifica sono protagonisti del territorio secondo il principio di sussidiarietà, che voglio tradurre in principio di prossimità; dobbiamo dare vita, insieme ai sindaci, a grandi campagne di ascolto, cui devono seguire azioni risolutive.
In questo, grande attenzione va dedicata al Sud, dove si acuisce la forbice con lo sviluppo del Nord: per quanto ci concerne, non mancano esempi positivi come la Calabria, ma ci preoccupano la deriva di situazioni come quelle di Sicilia, Basilicata, Puglia.
La Conferenza Nazionale Acque Irrigue per la crescita e il lavoro vuole anche essere una risposta seria e concreta alle vestali dell’impronta idrica, che strumentalizzano dati a solo danno del settore primario. La nostra risposta si chiama sistema irriguo esperto Irriframe, che fa già risparmiare annualmente 100 milioni di metri cubi d’acqua e punta a raggiungere i 500 nei prossimi anni.
Confrontiamoci sulle cose serie; noi, ai problemi, rispondiamo con i fatti. All’Unione Europea, che chiede il recupero dei costi della distribuzione irrigua, diciamo che l’irrigazione collettiva già lo fa, limitando l’intervento pubblico ai soli investimenti strutturali; allo stesso tempo, in Italia, notiamo che una legge importantissima come quella contro l’indiscriminato consumo di suolo agricolo si è arenata nella pastoie degli interessi di parte.
Eppure, in questa Conferenza, presentiamo i dati di un’indagine dell’INEA, che dimostra la disponibilità degli italiani a contribuire, affinchè l’ambiente, ove l’acqua è elemento indispensabile, venga mantenuto. E’ un potenziale tesoretto, su cui riflettere in un momento, in cui servono investimenti: noi segnaliamo quelli per il Piano Irriguo Nazionale, per il Sud, per la pulizia dei bacini delle dighe.”
Ha concluso Gargano: “In un mondo che corre, l’Italia deve tornare a farlo; rallentare significa non fare gli interessi del Paese. All’Italia che sa di muffa, si deve contrapporre un’Italia frizzante. I consorzi di bonifica, portatori di cultura e valori positivi, si mettono, ora come sempre, al servizio degli interessi della collettività.”
“Siamo consci che 300 milioni in 7 anni, destinati dal P.O.N. (Piano Operativo Nazionale) al Piano Irriguo Nazionale, non sono molti, ma è meglio averli che no. Ora dobbiamo lavorare per incrementarli attraverso il Fondo di Coesione.”
Ha risposto così il ministro alle politiche agricole alimentari forestali, Maurizio Martina, alle perplessità emerse nel corso della Conferenza.
“Quello dell’acqua è uno dei fronti più esposti nei rapporti fra Paesi; i modelli idrici sono oggetto di un costante confronto internazionale. In Italia, c’è ancora da lavorare per ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche anche se possiamo vantare esperienze innovative e d’avanguardia come i Consorzi di bonifica. L’Expo sarà una straordinaria opportunità per presentarle.”
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