Confagricoltura: “ciliegino”, vinta la prima battaglia
Il 24 e 25 ottobre si è riunito, a Bruxelles, il Gruppo di esperti per gli standard commerciali, al quale l’Italia partecipa con una delegazione del ministero delle Politiche agricole, agroalimentari e forestali. Qui si discutono le possibili modifiche delle norme di commercializzazione che regolano la vendita dei prodotti ortofrutticoli, stabilendone dimensione, aspetto esteriore, confezionamento.
Nella riunione era in discussione la modifica della norma riguardante i pomodori, chiesta da alcuni paesi del Nord, che vogliono eliminare la dicitura “ciliegino” dalla classificazione delle tipologie commerciali riconosciute e i parametri che definiscono la grandezza dei pomodori.
Scopo di questi Paesi – spiega Confagricoltura - è quello di agevolare il proprio commercio, vendendo prodotti in confezioni in cui si possono trovare tutti i tipi di pomodoro, senza distinzione di varietà o di categoria.
Confagricoltura ricorda che questi Paesi sono tra i maggiori commercianti di ortofrutta in Europa, nonostante producano poco o, in alcuni casi, niente.
“È inaccettabile - dice l’Organizzazione agricola -pensare che i paesi mediterranei debbano sottostare alle regole commerciali di chi non è produttore. Inoltre, queste modifiche vanno contro i principi della nuova politica agricola comune, che vuole dare sempre più risalto alle esigenze di informazione del consumatore e alle politiche che incentivano la qualità e la salubrità dei prodotti agricoli.”
Confagricoltura è lieta che nella riunione del 24 ottobre la proposta sia stata “congelata”, grazie all’azione della delegazione italiana, sostenuta da Spagna e Francia, ma occorre mantenere alta la guardia, perché la battaglia è solo rinviata ai primi mesi del prossimo anno quando ci sarà un’altra riunione del gruppo di esperti, in cui i Paesi del Nord torneranno certamente alla carica.