Fondi regionali dell'UE per salvare Pompei
Nell'ambito del "Grande Progetto Pompei" (GPP), il Commissario europeo responsabile per la Politica regionale Hahn, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Delrio, il ministro italiano della Cultura Franceschini, e il presidente della Regione Campania, Caldoro, hanno firmato il 17 luglio il piano d'azione che delinea obiettivi e scadenze chiari nonché una serie di misure per assicurare il completamento di tale progetto.
Pompei riveste un'importanza cruciale per l'economia locale, come anche per l'Italia e per il mondo. È una delle perle del patrimonio culturale europeo, sito UNESCO di fama mondiale che però ha subito gravi danni negli ultimi anni. Pertanto, il "Grande Progetto Pompei" - approvato nel marzo 2012 dalla Commissione europea – rappresenta un grande impegno collettivo di istituzioni e di persone diverse per avviare a soluzione il gravissimo problema di conservazione del sito archeologico.
Dei dodici progetti in corso attualmente ne sono stati completati tre – tra cui il restauro architettonico strutturale e messa in sicurezza della Casa del Criptoportico e della Casa della Pareti Rosse - mentre i restanti nove verranno avviati a breve.
La Commissione e le autorità italiane monitoreranno il piano d'azione a quattro riprese tra il momento attuale e la fine del progetto (nel dicembre 2014, e nell'aprile, agosto e dicembre 2015).
Il progetto GPP- che riceve investimenti per un valore di 78 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale - si prefigge di: consolidare le strutture del sito archeologico, a partire dalle aree definite "ad alto rischio"; costruire un sistema di canalizzazione e di drenaggio nell'area di proprietà statale non ancora scavata sotto la quale sono sepolti gli edifici antichi; procedere a lavori di consolidamento, conservazione, restauro e abbellimento nonché alla formazione del personale della 'Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei' (SANP) addetto al sito.
Complessivamente per il GGP sono stati stanziati circa 105 milioni di euro tra contributi nazionali e dell'Unione europea.
Per quanto concerne gli appalti pubblici sono state adottate importanti misure a garanzia del progetto al fine di reprimere l'influenza della criminalità organizzata. A tal proposito, le autorità italiane e la Commissione europea hanno designato un prefetto speciale, con il compito di presiedere alla sicurezza e agli aspetti legali del progetto.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea
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