Scritto ,prodotto e diretto...da Michael Powell e Emeric Pressburge
Il sodalizio, assolutamente unico nella storia del cinema, durò 13 anni , dal 1939 al 1956.
‘The Tales of Hoffmann’ del 1951, ora a Venezia ’71 per la selezione dei migliori restauri di film classici, girato in playback in soli 45 giorni, rappresenta il sogno di Powell: l’immagine creata in perfetta integrazione con la musica, quella che lui chiamava ‘partitura cinematografica’. Un film di medio budget, nonostante le invenzioni scenografiche gli diano l’aspetto di una megaproduzione. Infatti qui Powell dà la stura alla sua pazzesca inventiva tecnica: velocità diverse, colori diversi per ogni per ogni episodio, trucchetti economici per ricavarne immagini sontuose come la scalinata stilizzata sulla quale ballano Norma Shearer ed il partner nell’episodio della bambola meccanica. La scalinata sarebbe costata una follia e Powell s’inventò di farla dipingere sul pavimento e di mettere la macchina da presa in alto.
‘The Tales’ è il massimo risultato della fantasia espressionista dei due autori, ambedue affascinati dall’immaginario surreale, ed Hoffmann stesso rappresenta il referente di molti loro lavori con le sue ossessioni ottiche e gli incubi misteriosi, fino ai maghi, folletti e streghe di ‘The Red Shoes’.
Per quasi tutta la loro carriera Powell e Pressburger sono stati trascurati o attaccati dalla critica. Molti critici liquidavano i loro films come spettacoli divertenti, quando non addirittura esempi di cattivo gusto, almeno fino a quando Martin Scorsese, insieme al British Film Institute, non decise di dare il giusto tributo ai due artisti.
Fu Scorsese a presentare Powell a Thelma Schoonmaker (Leone d’Oro ora a Venezia ) che diventò poi sua moglie, e che si dedica con passione alla promozione dei films restaurati del marito. Addirittura secondo Thelma, che è la montatrice dei films di Scorsese, il regista, per il montaggio di ‘Toro Scatenato’ e particolarmente per la scena del combattimento dove Jack LaMotta vince il titolo, si ispirò a ‘The Life and Death of Colonel Blimp’. Il loro film del 1943. (Com’è piccolo il mondo e quanta magia c’è in alcuni incontri !)
‘The Tales’ non è solo come è stato scritto ‘’Un ineguagliabile punto di riferimento artistico nel cinema britannico come assoluta antitesi al realismo’’ ma anche la sintesi delle fantasie più morbose (l’episodio veneziano) e fatate (la bambola meccanica) dell’ambiguità ricorrente dei personaggi. Si tratta di un esempio raro di melodramma per il cinema, un duetto in musica dei due autori. Chi vedrà l’opera potrà controllare se davvero, come notava genialmente Raymond Durgnat, ‘Si tratta di un film del quale non si riesce a ricordare niente uscendo dal cinema, e che non si può discutere se non continuando a riguardarne le immagini. Un sogno lucido, nel quale si resta addormentati per il piacere di continuare a sognare.’
Mariateresa Crisigiovanni