La Signora con le forbici Leone d'Oro a Venezia 71
Thelma Schoonmakers, Leone d’Oro alla Carriera di Venezia 71, non è solo una delle pochissime donne montatrici nel cinema di tutti i tempi, ma è anche la montatrice dal 1981 di tutti i films di Martin Scorsese. Con lui per ‘Toro Scatenato’ ‘The Aviator’ e ‘The Departed’ ha vinto 3 Oscar, 2 BAFTA ed ottenuto 3 nomination. Lo conobbe all’Università di New York. Lei, che insegnava russo, guardava vecchi films in tv. (Questa era l’unica cosa che la legava al cinema). Anche Scorsese lo faceva e quando lo incontrò la sua vita cambiò completamente. Per caso rimontò i negativi del suo corto ‘What’s a Nice Girl Like You….’ che qualcuno aveva completamente manomesso, e poi più nulla fino al 1968, anno in cui fecero insieme ‘Who’s That Knocking’ il primo lungometraggio di Scorsese. In seguito Schoonmakers, non essendo iscritta al sindacato, non potè piu’ lavorare ai suoi films fino al 1980. Scorsese, forse il più cinefilo di tutti i registi mai esistiti, amava Michael Powell (che divenne poi marito di Thelma) Di lui ammirava la sua originale idea di ‘partitura cinematografica’ dove la musica era la protagonista. Ne era ossessionato . Thelma ricorda che in ‘Goodfellas’ Scorsese disegnò i movimenti della macchina da presa per la scena in cui DeNiro uccide, sulla musica di ‘Leila’ di Eric Clapton e che fu costretta ad adattare i tagli perfettamente sulle scansioni musicali . Una delle cose più temute dal montatore. ‘ Ogni volta che facciamo un film, lo studio ci chiede di finirlo come per ‘Goodfellas’, con un montaggio serratissimo. E noi diciamo ‘ Ragazzi , quello era un film sulla coca e questo non lo è. Marty non ne vuole sapere.’ Il montaggio ha la possibilità straordinaria di creare, inventare, improvvisare a sua volta il film, di fare regia della regia e di diventare soprattutto una scrittura. L’occhio di Schoonmakers non è dentro la cinepresa, di piu’ è dentro al film. Lo fa respirare con i tagli, spezzando i piani sequenza, la sua forza sono l’irregolarità e la personalità del ritmo. Nel caso di Schoonmakers e Scorsese la presenza del montatore dà luogo ad un esperimento di ‘ scrittura a due’.
In questo caso specifico il montaggio diventa una vera arte: il mondo di Thelma è molto preciso e decisionale. Va pochissimo sul set per non pregiudicare il suo sguardo personale poiché Scorsese esige da lei un punto di vista totalmente oggettivo. Lui il film lo sogna, lo scrive, lo dirige, e talvolta ha davvero bisogno di uno sguardo vergine.
Thelma legge brevemente la sceneggiatura , ben sapendo che quando Scorsese scrive è una cosa, e quando dirige può anche stravolgere tutto. Infatti pare che guardare i giornalieri sia per lei sempre un’esperienza intensa anche se considera ogni film una vera battaglia . Pazienza, disciplina,senso del ritmo, queste le tre cose essenziali, secondo lei, perché il film abbia un suo flusso ed una sua andatura.E’cosi’ che la sua impronta di montaggio diventa inevitabilmente impronta d’autore.
MARIATERESA CRISIGIOVANNI