Verso la nuova Commissione a guida Juncker
Nominato per un periodo di due anni e mezzo rinnovabili una sola volta e in carica a partire dal 1° dicembre 2014, Donald Tusk raccoglie l'eredità del presidente uscente, il belga Herman Van Rompuy. Oltre a presiedere i lavori del Consiglio, l'attuale premier polacco sarà anche presidente dell'Eurozona, pur non essendo la Polonia membro del club dei 18 che condividono la moneta unica.
Una novità assoluta, questa, volta a garantire una maggior unità istituzionale tra le due anime monetarie dell'Europa, ha spiegato lo stesso Tusk in conferenza stampa.
Il consesso dei capi di Stato e di governo ha inoltre nominato, in accordo con il presidente eletto della Commissione Jean- Claude Juncker, il prossimo Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza: sarà l'attuale Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Federica Mogherini a sostituire l'uscente Catherine Ashton e a ricoprire il ruolo di vicepresidente della Commissione Europea.
Sarà chiamata a coordinare e a sviluppare l'azione esterna degli Stati membri e a vigilarne la coerenza per i prossimi 5 anni: la scadenza del mandato è infatti prevista per il 31 ottobre 2019.
Spetta ora al lussemberghese Jean-Claude Juncker, eletto presidente della Commissione dal Parlamento europeo in seguito alla proposta avanzata, in luglio, da parte dei leader dell'UE, il compito di distribuire i portafogli ai futuri Commissari. L'iter istituzionale che porterà alla formazione dell'organo esecutivo dell'Unione prevede infatti che ciascuno Stato membro proponga un candidato per la carica di Commissario e, una volta sottoposti i nominativi al Presidente e assegnati i portafogli, la Commissione, nel suo complesso, sarà sottoposta al voto del Parlamento europeo.
Prima di esprimere il cosiddetto voto di investitura, però, il parlamento trasmetterà ai commissari candidati una serie di quesiti di verifica. Solo dopo una risposta scritta e l'esame, da parte del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, dei risultati delle audizioni pubbliche che ciascun candidato commissario sosterrà dinanzi alla commissione parlamentare competente, si procederà alla fase di voto. Solo allora Jean-Claude Juncker potrà presentare la squadra dei commissari e i rispettivi programmi al Parlamento, riunito in sessione plenaria, e al Consiglio dell'Unione europea.
Investita dal Parlamento, La Commissione sarà infine formalmente nominata dai 28 capi di Stato e di Governo che compongono il Consiglio europeo.
Jean Claude Juncker, ottenuto il 15 luglio scorso il voto positivo dell'Europarlamento, aspetta ora la seduta plenaria con la quale l'istituzione parlamentare, espressione politica delle elezioni di maggio, avallerà la squadra dei commissari che, a partire dal 1° novembre 2014, comporranno l'organo esecutivo dell'Unione.
Tra loro, in qualità di Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione, l'italiana Federica Mogherini.
Fonte: Rappresentanza a Milano della Commissione europea